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Mario monti, il super-eroe diventato poer vegett

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di PONGO

Qualche giorno fa su alcuni quotidiani ho visto una foto di Monti e Berlusconi, credo a Montecitorio, che si stringono la mano. Che compassione e tristezza. O forse è meglio così, in un periodo di estremissima emergenza, di crisi ovunque, di disperazione e spesso anche di morte sotto vari punti di vista, probabilmente  la cosa migliore è stringersi la mano anche dopo tutte le cose brutte che si sono dette e pensate l’uno dell’altro. Però che tristezza vedere questi due ex-primi ministri ridotti così, loro due ovvero  due opere incompiute! Berlusconi che da sempre è la parodia di se stesso, mentre adesso in qualche raro momento di lucidità  si impegna a placare i suoi pidiellini dicendo che ora come ora  non ci si può contrapporre agli ex-avversari (i  maledetti comunisti) essendo tutti nello stesso governo-macedonia in un’ Italia quasi morta. Gli unici suoi patetici sussulti riguardano l’ Imu: “O la togliamo o noi ce ne andiamo!” Ennesimo esempio per accontentare  il popolo dandogli la caramella e rubandogli  il portafoglio come  ha sempre fatto. Quella dell’ Imu per lui è un’ossessione. Sicuramente è meglio non pagarla ma l ‘Italia senza lavoro? I giovani laureati e no che non trovano occupazione? Le riforme che lui non ha mai fatto? I cinquantenni lasciati a casa senza speranze? Gli sprechi ovunque? Ma  per Lui esiste solo  l’Imu e ogni giorno si cambia le Imutande, talvolta va a Milanello per vedere Imuscoli dei suoi calciatori, apprezza  Apicella che è un Imusicista, è andato coi nipotini al museo egizio di Torino per ammirare le Imummie e vorrebbe comprarsi un’altra villa in Cina, vicina all’ Imuraglia cinese. Non esiste altro!

Mentre il nuovo ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zenonato risponde che l’Imu si potrebbe anche togliere ma al momento non si saprebbe come compensare i Comuni senza più questa tassa che è completamente per loro. A scadenza più lunga si dovrebbe lavorare sulla riduzione della spesa pubblica, aumentare la lotta all’evasione fiscale e agire sulla valorizzazione dei beni dello Stato, la direzione è quella,  però in tempi strettissimi, dice sempre il  ministro, 2 + 2 non fa 8 come pensa  il grande Silvio. Stanno pensando in che modo aggirare questa Imu maledetta, cambiandole nome, trasformandola in Imposta di servizio dei Comuni, assorbendo al suo interno anche la tassa sui rifiuti, la Tares rivista e corretta rispetto alla Tarsu e alla Tia, ecc. E’ bellissimo cambiare denominazione nel senso che una puttana per esempio la puoi chiamare anche sgualdrina, baldracca, donna di strada o di facili costumi, lucciola, meretrice, passeggiatrice, peripatetica,  ragazza squillo, callgirl, escort,  prostituta, addirittura  puoi  definirla “operatrice sessuale” ma la sostanza non cambia. Variamo il  nome ma senza quella tassa, almeno a Milano, mancherebbero 140 milioni. D’altronde il buon Berlusca sa fare solo il pubblicitario, il ragazzo-immagine dietro cui non c’è nulla.  Quante volte comperiamo un prodotto, un gelato, un dentifricio  magari scadente mentre la sua pubblicità era ottima.

E il povero Mario Monti? Poer vegett, com’è finito male! Di lui potremmo salvare  forse i primi 6 mesi poco oltre un anno fa, ma per il resto che brutta figura!  Nell’inverno 2011-12 era come Gesù Cristo, acclamato da tutti, il non-politico chiamato per ridare una dignità economica e di immagine al nostro povero Paese. E all’estero se ne accorsero subito, dopo quel suo predecessore-pagliaccio tanto che ci speravamo anche noi. Battute incredibili sul   super-Mario  stavano a dimostrare che l’aria cambiava: “Monti ha dato 500 punti di vantaggio allo spread per non fargli fare brutta figura”, “Mario Monti straordinario,  fa surf sullo Tsunami”, “ Quando Monti dà un euro per carità ad un barbone, poi gli chiede la ricevuta”, “Mario Monti da bambino inseriva i regali di Natale nella dichiarazione dei redditi”, “Mario Monti si è laureato in economia con una tesi su Mario Monti”, e avanti così…..

Ma dopo  i  primi mesi Monti, chissà se lui l’ha capito, si è dimostrato un pessimo psicologo e statista, facendo solo il  ragioniere. Non ha capito nulla dello sviluppo di un Paese e di come va presa e capita  questa nostra incredibile, maledetta e meravigliosa Italia. E ancor meno di lui ha capito  Elsa Fornero, mostruosa, che si è rivelata solo una teorica, anzi         un’ aliena in questo mondo e in quest’ Italia. Mario Monti, poer vegett, che ad un certo punto si è illuso e c’ ha preso gusto a fare il  politico, fondando Scelta Civica  che qualche voto ha preso, ma è stata la pietra legata al suo collo  affondandolo  e allontanandolo sempre di più dai cittadini.

Mario Monti, poer vegett che ora, quasi inoperoso, va a sedersi triste  sulle panchine ai giardinetti, conta i passerotti, conta gli altri vecchietti  nullafacenti, compresi i cinquantenni,   e da ex-Messia dell’economia è  ora un povero Cristo. Visto che all’estero  risulta  tuttora  molto apprezzato, può sempre  arruolarsi nella Legione Straniera  oppure può tornare a fare il rettore alla Bocconi. No, questo spero di no, perché oltre ai numeri, importantissimi,  ci vuole  anche  l’ intelligenza da applicare e mio figlio Giacomo sta studiando proprio alla Bocconi.

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