A oltre tre anni dall’inizio dell’inchiesta arrivano le prime condanne per il “caso” Mps. Oggi il Tribunale di Siena ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex capo dell’Area finanza Gianluca Baldassarri. Per loro il collegio presieduto da Leonardo Grassi ha disposto anche l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Il Tribunale ha quindi accolto la tesi dei Pm Aldo Natalini, Giuseppe Grosso e Antonino Nastasi, pur decidendo condanne piu’ miti rispetto alle richieste di 7 anni di reclusione per Mussari e di 6 anni per gli altri due imputati.
Mussari, Vigni e Baldassarri sono stati quindi condannati per concorso in ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza: per i Pm, infatti, la dirigenza del Monte aveva nascosto nella cassaforte dell’ufficio di Vigni il “mandate agreement”, cioe’ l’accordo stretto con Nomura per la ristrutturazione del derivato Alexandria. Così facendo, per l’accusa, avrebbero tratto in inganno gli ispettori della Banca d’Italia, che nel processo era parte offesa. Di questa operazione, ha sostenuto oggi in aula Grosso, Mussari era “regista e attore protagonista”. “La procura e’ contenta per il fatto che l’impianto accusatorio ha retto sia pure con una rideterminazione della pena.
Il tribunale ha riconosciuto che c’è stato un evento di danno in concreto”, è stato il commento a caldo dei magistrati. Le difese, invece, hanno immediatamente annunciato il ricorso. “Siamo molto sorpresi e ovviamente faremo appello”, ha detto Fabio Pisillo, uno dei legali dell’ex presidente di Mps. “Non sono soddisfatto quando vinco, figuriamoci quando perdo – ha aggiunto l’avvocato Franco Coppi, legale di Vigni -. Faremo sicuramente appello”. Anche l’avvocato di Baldassarri, Filippo Dinacci, ha detto ai cronisti che l’appello “è il minimo che si può fare”. Alla lettura della sentenza ha assistito il solo Baldassarri, sempre presente in aula durante le udienze.
Non so se in appello avranno soddisfazione, questi famosi figuri.
Io posso dire, per parte mia, che se scomparissero domattina dalla faccia del mondo per la mia esistenza potrebbe essere un miglioramento.
Se non altro d’umore.