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Mullis, nobel per la chimica: “fauci, un burocrate incompetente”

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di REDAZIONE

Kary Banks Mullis (Lenoir, 28 dicembre 1944 – Newport Beach, 7 agosto 2019) è stato un biochimico statunitense, vincitore del Premio Nobel per la chimica nel 1993 assieme a Michael Smith.

Ha ottenuto il dottorato di ricerca all’Università della California a Berkeley nel 1973. Mullis ha ricevuto il premio Nobel per lo sviluppo della tecnica della reazione a catena della polimerasi (Polymerase Chain Reaction o PCR), un processo già descritto da Kjell Kleppe e da Har Gobind Khorana, Nobel nel 1968. La tecnica consente l’amplificazione in vitro di frammenti di DNA. I miglioramenti apportati da Mullis hanno reso la PCR una tecnica fondamentale in biochimica e nella biologia molecolare, con innumerevoli applicazioni in campo medico, agricolo, e investigativo.

Mullis è stato insignito nel 1993 anche del Japan Prize. Surfista e contestatore nella Berkeley degli anni sessanta, Mullis è considerato un personaggio alquanto originale e discusso, che spesso si è scontrato con le posizioni “ortodosse” della comunità scientifica. È noto per essere fortemente critico nei confronti della teoria diffusamente accettata del legame HIV – AIDS, per lo scetticismo rispetto alle cause del riscaldamento globale e del buco nell’ozono. In una famosa intervista si domandò provocatoriamente se avrebbe mai scoperto la PCR se non avesse assunto LSD, concludendo che ne dubitava seriamente, in quanto poteva letteralmente veder lavorare i singoli polimeri e ammettendo di avere imparato parecchio grazie a tale esperienza.

 

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