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Nanto, migliaia di veneti in piazza al fianco di stacchio

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stacchio3di REDAZIONE

Almeno duemila persone sono arrivate a Nanto per portare solidarietà, e appoggio assoluto, a Stacchio. “Io sto con Graziano Stacchio”. Le t-shirt con questo slogan, a favore del benzinaio, che nella sera di martedì 3 febbraio ha sparato nel conflitto a fuoco in cui è morto un malvivente a Ponte di Nanto in provincia di Vicenza, sono andate a ruba.

Oltre alle magliette fatte stampare dai sindaci della zona e alla raccolta firme tra i cittadini, Stacchio sta riscuotendo tantissima solidarietà anche sui social media. Su Facebook è nata una pagina, “Io sto con Graziano Stacchio”, che ha raccolto in pochissimo tempo quasi 13mila “mi piace”. Un’altra, “Io sto con Stacchio il benzinaio“, ha raccolto addirittura oltre 27mila like. Inoltre nelle finestre del municipio di Nanto è stato appeso uno striscione con lo stesso slogan. Gli ultras del Vicenza hanno annunciato l’intenzione di esporre la stessa scritta sugli spalti dello stadio Menti sabato prossimo in occasione della partita con il Perugia. A breve dovrebbe partire anche una raccolta di fondi per sostenere le spese legali e quelle relative alle consulenze che saranno necessarie per la difesa del benzinaio.

Anche una decina di sindaci sono saliti sul palco, oltre  ad altri esponenti della politica regionale. Sventolavano le bandiere marciane in piazza e nessun tricolore campeggiava tra i partecipanti. Da applausi l’intervento di Robertino Zancan, conosciutissimo gioielliere ed imprenditore, che ha messo a tacere i politici sul palco dicendo “che anche dopo le altre rapine (l’ultima volta l’hanno sequestrato in casa con la famiglia) hanno promesso mari e monti, ma poi non hanno fatto niente”. Stacchio, 65 anni, che ha sparato prima per spaventare i banditi, poi per difendersi quando questi hanno fatto partire i kalashnikov, è indagato per eccesso di legittima difesa. A morire è stato Albano Cassol, 41 anni e nato a Vicenza, ma da sempre con base nei campi nomadi di Altivole, nel trevigiano. Dei suoi quattro complici, fuggiti con una potente ‘Audi A8’, non vi sono tracce. Per la cronaca, le immagini filmate dalle telecamere di sicurezza nei pressi della gioielleria Zancan di Ponte di Nanto confermano la versione dei fatti raccontata dal benzinaio.

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