Laura Boldrini avrà pure perso lo scranno della presidenza della Camera, ma resta un “piacere” leggere le sue esternazioni. Per esempio, riferendosi a Liberi e Uguali: “Adesso bisogna cambiare. Adesso la parola d’ordine è apertura; finora abbiamo parlato solo alla nostra platea”.
Beh, non credo servisse il microfono per farsi sentire da quella platea. Le urne lo hanno dimostrato. A tale proposito, non manca una certa delusione: “Ci aspettavamo di più, anche le liste sono state composte attendendoci il 6-7%. Non abbiamo comunicato la nostra novità”.
Più realisticamente, non c’era nulla di nuovo da comunicare, se non il nome del partito. Tutto il resto erano vecchie facce della sinistra (post)comunista. Addirittura tre partitini in un solo partitino. Ma adesso, avanti con l’apertura, poi “una volta fatto questo i tre partiti che compongono Leu si devono sciogliere”.
Per fare cosa? “Chiaramente dobbiamo guardare anche il Pd, perché se il Pd fa un cambiamento radicale, il fronte progressista si allarga”. Se lo dice lei…
Diciamo che la Boldrini continua ad esternare per non lasciarci nel dubbio se lo è o se lo fa…..
questi che erano al vertice nel pd lo hanno tutti sfruttato per garantirsi una poltrona prima di farsi i loro gruppetti, con ciò diventando la dimostrazione lampante di come giocare le carte per garantire soprattutto se stessi… la gente li ha bocciati e con che faccia pretendano ancora di pontificare non si capisce…
Pensavo che dopo la batosta elettorale si ritirasse in raccolta farfalle… o francobolli.
Cosi’ aveva modo di esternare le sue cose, i suoi pensieri, piu’ liberamente.
Non e’ ancora reato parlare alle farfalle, o si..?
Se parla ancora con noi vuol dire che non ha nessuna considerazione di noi per l’appunto.
Certa gente non si arrende mai e continua a prenderle e quindi a farsi del male: che Dio ci perdoni se non l’abbiamo votata.
Preghiamo…