de IL POLENTONE
Nelle lingue insubri (e non solo) “ignazi” o “gnazi” sono sinonimo di “stupidotto”, “ingenuo”, “pistola”, “sprovveduto”. Non se ne conosce l’origine, non si sa quale Ignazio si fosse comportato con tale balordaggine da trasformare il suo nome di battesimo in un poco onorevole epiteto.
A Roma non si parla insubre – è evidente – ma di questi tempi il termine sembra perfetto per le circostanze. Il romanesco ha invaso il nostro lessico: per una volta potrebbe essere lui a ricevere un piccolo apporto europeo. Il sindaco è ignazio, i suoi elettori anche.
Da uno che bara sui rimborsi spese c’è da aspettarsi di tutto.