di REDAZIONE
Sta facendo molto discutere la proposta dalla Nestlé – Perugina di San Sisto (Perugia) di introdurre una sorta dipatto generazionale per far fronte alla crisi. L’azienda ha proposto ai dipendenti di decurtare l’orario di lavoro dei padri e delle madri per avere in cambio l’assunzione dei figli. In termini pratici la Nestè Perugina chiederà a circa 1.000 lavoratori una riduzione da 40 a 30 ore settimanali, con decurtamento dello stipendio del 20% anzichè del 25%, per avere in cambio l’inserimento in azienda di un erede, con contratto di apprendistato.
La soluzione proposta da Nestlé vuole essere una risposta alla riforma del Governo che ha alzato l’età di pensionamento, impedendo di fatto l’uscita dei lavoratori più anziani e riducendo le risorse per le nuove assunzioni di giovani.
I dipendenti si dividono tra favorevoli e contrari, mentre ieri è stato indetto lo sciopero dalla Cigl. I sindacati non vedono di buon occhio questa soluzione anti cri
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