di CARLO MELINA
Se ne farà una ragione. Dopo aver millantato un quasi accordo segreto, raggiunto col premier in modalità così segrete che nemmeno Monti se ne sarebbe accorto, il sindaco di Roma Gianni Alemanno incassa il no più duro dall’inizio del suo mandato. Un no che ieri anche noi de L’Indipendenza avevamo caldeggiato. Un no che vuol dire "niente giochi olimpici a Roma", almeno non nel 2020. E, soprattutto, che consentirà di risparmiare i 42 milioni di euro necessari per concorrere alla competizione con altre e più quotate capitali mondiali, cioè Tokyo e Istanbul. (Già affilavano gli artigli coloro che avevano un posto assicurato nel comitato promotore della candidatura, per spartirsi almeno i 42 milioni iniziali! Molti, per la verità, sembra fossero gli stessi protagonisti della disastrosa organizzazione dei Mondiali di nuoto).
Onore a Monti, per una volta, che in tre giorni, a novembre, ha fatto Roma Capitale, salvo poi, in mezzora, ridimensionare l’orgogl
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