di MATTEO CORSINI
Nei mesi scorsi, il governo, per bocca del ministro dell'Economia, aveva criticato le banche per non aver aumentato i tassi di remunerazione dei depositi in conto corrente, incrementando invece quelli sui prestiti, più o meno in linea con l'aumento dei tassi di mercato in reazione a quelli sui tassi di riferimento stabiliti dalla BCE.
Si era parlato di una tassa sui profitti "extra", ma lo stesso Giorgetti aveva poi detto che non c'era "in cantiere nessuna tassazione sugli extraprofitti bancari". Poi, al termine del Consiglio dei ministri del 7 agosto, il capo di Giorgetti, attuale ministro dei Trasporti, ha annunciato la tassa sugli extra profitti, identificati in un incremento oltre una certa soglia del margine di interessi. Della stessa misura sono poi circolate due versioni, la seconda delle quali meno drconiana della prima.
A me interessa meno l'entità di questa imposta straordinaria rispetto al significato di questa mossa da socialisti duri e puri. La s