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Non solo Olocausto: le tante giornate della memoria che mancano!

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di MATTEO D’AMICO

La cosiddetta “Giornata della memoria”, che ogni 27 gennaio ci viene proposta come momento utile a non dimenticare alcuni tragici episodi della storia del Novecento, che avrebbero visto come vittima la popolazione degli ebrei europei, ha un grave difetto, ovvero abitua a pensare che nessun altro male è stato grande come quello che la giornata suddetta celebra.

Ogni altra forma di violenza, sterminio, aggressione  a civili e vittime innocenti perde così rilevanza e spessore storico e viene ignorata o dimenticata.

Ricordiamo noi allora qualche atroce genocidio dimenticato:

  • 1)  Stima delle vittime complessive dell’espansione dell’impero mongolo di Gengis-Khan: 18 milioni di morti
    2)  Repressione della rivolta dei Sepoy operata dagli inglesi in India (1857 e seguenti). Massacri spaventosi di molte centinaia di migliaia di indiani, per lo più civili.
    3)  Repressione della rivolta dei Taiping in Cina da parte delle truppe dell’impero Manciù con l’appoggio delle potenze occidentali (in particolare Inghilterra e Francia). Si stimano 25 milioni di morti.
    4)  Genocidio del Congo di Re Leopoldo del Belgio (fra il 1876 e fine Ottocento): le stime oscillano da 10 a 30 milioni di morti.    
    5)  Genocidio compiuto dagli olandesi a Giava nel corso del loro dominio coloniale: si stimano 3,5 di morti.
    6)  Genocidio dei pellerossa nordamericani a opera delle forse armate statunitensi e dei “cacciatori di scalpi” bianchi (pagati dai militari): si stimano fino a 5 milioni di morti. Nel frattempo vengono anche abbattuti 80 milioni di bisonti americani per togliere il sostentamento agli indiani.
    7)  Genocidi di indigeni africani a opera delle truppe coloniali francesi e tedesche: alcuni milioni di morti.
    8)  Carestie provocate in India dalla pressione fiscale inglese e dalla distruzione dell’agricoltura tradizionale che ne è conseguenza: da 40 a più di 100 milioni di morti. 
    8b) Genocidio degli Armeni (1915-1917) a opera dei turchi: 1,5 milioni di morti
    9)  Stragi dovute alla repressione bolscevica in Unione Sovietica: stima di 30 milioni di morti
    10)  Stragi dovute all’azione del partito comunista cinese: stima di 100 milioni di morti
    11)  Stragi causate fra la popolazione cinese dall’occupazione giapponese fra il 1931 e il 1945: si stimano 30 milioni di caduti.
    12)  Stragi causate dalla politica del regime comunista di Pol Pot in Cambogia: fino a 2 milioni di morti su 6 milioni di abitanti.
    13)  Genocidio del Rwanda (1994): da 800.000 a 1 milione di morti.
    14)  Guerra mondiale africana in Congo (a partire dal 1994) : 10 milioni di morti.
    15)  Morti nel Sud Sudan cristiano a opera del governo islamista del Sudan: si stimano fino a 4 milioni di morti in vent’anni.
    16)  Civili morti in Vietnam ad opera dei bombardamenti e della guerra statunitense: 3,5 milioni di morti.
    17)  Stima complessiva  dei morti causati dal 1945 a oggi dalle guerre degli U.S.A.: 30 milioni.

Ovviamente vi sono altre innumerevoli stragi compiute, in particolare fra Ottocento e Novecento, e l’elenco completo sarebbe lunghissimo. Soprattutto però vi è il vero, mostruoso genocidio del Novecento e del tempo presente: l’aborto.

Ogni anno si hanno circa 50 milioni di aborti chirurgici in tutto il mondo, ma, se si considerano gli aborti dovuti alle pillole del giorno dopo o alle pillole contraccettive con effetto abortivo, si può arrivare statisticamente a parlare di centinaia di milioni di aborti all’anno (si oscilla da un minimo di 700 a 1000 milioni di aborti di embrioni ai primissimi stadi del loro sviluppo).

A voi giudicare cosa meriti il titolo di “abisso dell’umanità” o di “male assoluto” (espressione, fra l’altro, in sé priva di senso).

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