di RICCARDO SZUMSKI
Riepilogo il contenuto dei 3 documenti originali, ora a disposizione di tutti, che inchiodano le Istituzioni italiane alle loro responsabilità .
- 1) Contratto firmato da Pfizer e Comunita’ Europea nel Novembre 2020. Nel contratto Pfizer specifica che i farmaci ad RNA da iniettare in doppia dose non hanno alcuna sperimentazione specifica e non se ne conoscono gli effetti collaterali a breve medio e lungo termine. Si impegna a monitorare strettamente gli affetti avversi e via via comunicarli ma fa ricadere le responsabilità sull’ acquirente.
- 2) Il Ministro Speranza il 2 Gennaio 2021,a neanche un mese dalle affermazioni della Pfizer, emana un decreto ministeriale in cui raccomanda di presentare il farmaco in modo proattivo, sottolineando che non vi è stata alcuna deroga alla sicurezza, quindi il farmaco sarebbe da ritenersi sicuro ed efficace (esattamente il contrario di quanto affermato dalla Pfizer).
- 3) Pochi giorni or sono l’EMA , rispondendo ufficialmente ad una richiesta della comunità europea, ha efferato testualmente che nel 2020 l’autorizzazione provvisoria all’ uso di questo farmaco genico poi chiamato vaccino era concesso a causa di una riferita mancanza assoluta di terapie e nell’ ipotesi che il farmaco rendesse più favorevole il decorso della malattia. L’ EMA afferma poi di aver sempre escluso che questo farmaco potesse interferire con il contagio, sottolineando che i “vaccinati” potevano infettare ed infettarsi come i non “vaccinati”. La responsabilità di quanto hanno sofferto tanti italiani con gli obblighi vaccinali, le ritorsioni sino alla perdita del lavoro, la menzogna che il green pass ti proteggesse dall’infettare e dall’essere infettato, sono tutte della politica e dei media che hanno tenuto nascosto la verità medico-scientifica.
Qualcuno si sorprende che chi ha imposto questo imbroglio veda con terrore una commissione d’inchiesta parlamentare che indagasse veramente su queste mistificazioni? Come diceva Falcone : segui il denaro e capirai tante cose. Compreso l’annientamento morale e professionale patito da Giuseppe De Donno e di altri medici sospesi o radiati.
Ma non vi monta una rabbia incredibile per come vi hanno obbligato?