di GILBERTO ONETO Quando è nella cacca (e cioè quasi sempre), il patriottismo italiano si inventa qualche nemico esterno, qualche fellone che vuole invadere, derubare, vilipendere l’amato Stivale. La parte è toccata in 150 anni a molti: Francia, Jugoslavia, la Grecia cui spezzare le reni, il povero Negus. E come dimenticare la “perfida Albione”? Il “cattivo”…
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