L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non ha ancora deciso la composizione del gruppo di esperti da inviare a Wuhan – considerato epicentro della pandemia da Covid-19 – e non ha deciso nemmeno la data di partenza.
Il direttore del programma di emergenza, Mike Ryan, ha spiegato ieri in una conferenza stampa che due membri del gruppo sono già andati in Cina lo scorso luglio per preparare la venuta dell’intero team, ma hanno dovuto stare in quarantena per 15 giorni e sono riusciti solo ad avere incontri online con esperti e autorità cinesi, rimanendo sempre e solo a Pechino.
Un’inchiesta indipendente sull’origine della pandemia e sull’operato dell’organismo Onu durante la crisi era stata votata all’assemblea dell’Oms lo scorso maggio. Una risoluzione in questo senso era stata sostenuta dai 194 Stati membri dell’organizzazione. In essa si stabiliva che l’inchiesta dovesse avvenire “al più presto”. Invece ieri né Ryan, né il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus (un marxista dichiarato) hanno suggerito una data, i componenti, le tappe.
Da molte parti si accusa la Cina di essere l’origine della pandemia e si critica il suo governo per aver taciuto per settimane l’epidemia e la trasmissione da uomo a uomo. Il presidente Usa Donald Trump afferma che l’origine è un laboratorio di virologia a Wuhan, probabilmente impegnato nello studio di guerre batteriologiche. Ma la Cina smentisce in modo categorico.
Critiche molto pesanti vengono rivolte all’Oms e al suo direttore generale, definito “un pupazzo” della Cina per essersi sottomesso e aver approvato i suoi silenzi. (Fonte Asianews)