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Orrendi politici usate le vacanze di natale per capire come si vive

Da leggere

di PONGO

Scolasticamente parlando, le vacanze di Natale sono ormai iniziate da oltre una settimana, diciamo anzi  che siamo a metà dovendo i nostri studenti tornare sui banchi (ma ci sono ancora coi tagli alla scuola? Sì ci sono, vecchi di decenni) il 7 gennaio. A  proposito  non so se  ricordate il clamoroso consiglio dato agli insegnanti dal ministro della Pubblica  Istruzione Maria Chiara Carrozza: “Date meno compiti a casa per le vacanze ma più  libri da leggere…” .  Troppo bello tutto questo, infatti da tempo  me ne rendo conto personalmente avendo a che fare con ragazzi che dopo la scuola  vengono nel mio laboratorio  di teatro per svolgere attività come giovani  attrici o attori. Poveracci, sovraccarichi di compiti,  me lo dicono loro e le madri  lo confermano, hanno tali pesi di lavoro da fare a casa  che probabilmente anni fa (ai miei tempi per esempio) non c’erano.

Avete notato la dimensione e soprattutto il peso in chilogrammi delle cartelle? Sportivamente parlando sembra atletica pesante e non a caso le cartelle con le ruote sono una inevitabile necessità degli ultimi dieci anni.  Eppure  mi ricordo che alle mie scuole medie inferiori, svariati secoli fa, tenevo uniti e compattati diario, un paio di libri, quaderni e  astuccio con un largo elastico da scuola! Ma  finalmente la Ministra un po’ se n’è resa conto. Rivolgendosi agli studenti ha anche aggiunto: “Convincete i vostri insegnanti a non darvi troppi compiti per le vacanze…..il tempo che avete in più, dedicatelo alla lettura. Perché leggere un libro significa avere consapevolezza dell’importanza della cultura e può essere anche un gesto di evasione, importante per la crescita degli individui senza ricorrere a scorciatoie come lo sballo per sentirsi più grandi o stare meglio insieme agli altri… le vacanze di Natale sono ottime per scoprire città d’arte, visitare le mostre, i musei e poi approfondire  sui libri il contesto storico e culturale di quelle visite dal vivo”.   Parole e concetti belli, di una meravigliosa normalità.  Che vien quasi voglia di prenderli pari pari e dedicarli alla nostra classe politica, ma quella  peggiore, alla casta per intenderci, a chi entrando nel pianeta politico magari da tanti anni, da decenni, si è completamente distaccato dagli aspetti comuni  della vita normale. Mi rendo anche conto che nell’attuale legislatura il Parlamento si è sicuramente ringiovanito e modificato con persone dall’aspetto più umano ma rimane comunque una orribile fascia di insopportabili che non hanno idea della vita dei comuni mortali.

Certamente il ministro Maria Chiara Carrozza si è riferita ad aspetti culturali da apprendere direttamente “sul campo” visitando città, mostre e musei, aspetti da approfondire in un secondo momento sui libri. Ai nostri orrendi politici che parlano quotidianamente di aspetti di vita nostra, senza conoscerla minimamente, facciamo la stessa esortazione che ha proposto la Ministra agli studenti italiani, ma su un argomento molto più  ordinario e popolare. Orrendi politici, classe dirigente con stipendi spaventosamente alti, usate le vacanze di Natale, qualche giorno di libertà che avete, per andare a  verificare quanto costa un litro di latte, un biglietto di un bus e soprattutto in che condizioni si viaggia, alzatevi alle 6 del mattino, magari sulla linea circumvesuviana dalle parti di Napoli e cercate di capire quel che non sapete o vi viene solo detto.  Niente corsie preferenziali, andate a rendervi conto personalmente delle migliaia di posti di lavoro che si sono persi nell’ultimo anno. Entrate nei negozi e nei piccoli esercizi che sono in prossimità di chiusura, fate la fila presso istituzioni benefiche per mangiare qualcosa, dove si nutrono persone ormai senza dignità che fino ad uno-due anni fa svolgevano un lavoro o un mestiere decoroso o accettabile.  In interventi televisivi ne parlate  seriamente magari commuovendovi ma siete  le persone più false e bugiarde al mondo. Le vacanze di Natale sono un occasione unica, andateci un giorno qualunque, un martedì o mercoledì non festivo e  per rendervi conto di tante cose di cui parlate ma che non conoscete. E’ una piccola occasione che vi consiglio perché tra non molto potrebbe saltare tutto, compresi voi. Ringrazio il ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza per avermi dato lo spunto.

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