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Padani in marcia verso la morte, il problema è l’i-taglia

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italia spazzaturadi GIANFRANCESCO RUGGERI

Ieri ho discusso con alcuni amici leghisti “ortodossi”, ovvero fedeli alla linea salviniana, in particolare uno di loro con perfetto riflesso condizionato pavloviano mi ha contestato ancora prima che potessi aprire bocca, a priori, sulla fiducia!

Scontrandosi con loro emerge a più riprese l’angoscia per l’invasione extracomunitaria, la necessità di fermar tutto e tutti per combattere questo fenomeno a qualunque costo, ivi compreso imbarcarsi in avventurose spedizioni sicule con corollario di patetiche scuse: sono convinti che se non fermiamo l’invasione sarà la fine.

Benchè l’immigrazione non sia una tematica prettamente indipendentista personalmente sono convinto che sia una problema gravissimo e pericolosissimo, ma allo stesso tempo mi rendo conto che è solo un ulteriore problema e non l’unico problema. Insomma se con uno schiocco di dita potessimo azzerare l’immigrazione extracomunitaria nel giro dei prossimi 60 secondi e rimpatriare la gran parte di quanti già arrivati, per noi comunque non ci sarebbe futuro, in i-taglia per noi non ci sarebbe comunque un futuro, infatti i padani sono destinati a soccombere, a sparire.

Per capire di cosa sto parlando consiglio la lettura combinata prima de “Il sacco del Nord” di Luca Ricolfi, che ci spiega in modo chiaro quanto ci rapinano, cui far seguire “Polentoni e Padani” di Gilberto Oneto che vi dà l’idea di quanto ci colonizzano e ci sottomettono. Un popolo che non dispone delle proprie risorse e che viene sistematicamente sottoposto al controllo di altri non ha futuro, non ha destino!

Se non cambiano le cose i padani potranno resistere ancora qualche decennio ma sono, siamo destinati a sparire della faccia della terra, se ci va bene faremo la fine dei pellirosse, nelle riserve. A beneficio di chi non ne fosse convinto ricordo che nell’autunno scorso a Milano, su 245 assunti a titolo definitivo per la scuola primaria, ben 241 provenivano da altre regioni, di cui 116 siciliani, 54 campani, 21 pugliesi, 18 calabresi. Questi sono i dati, quindi che futuro abbiamo? È evidente che in questo quadro l’immigrazione extracomunitaria non fa altro che aggravare la situazione, magari la aggrava di molto, ma non è il fattore determinante!

È evidente che il popolo padano è in marcia verso la morte, la nostra è una lenta marcia della morte iniziata ben prima che gli extracomunitari iniziassero a sbarcare, gli extracomunitari contribuiscono semmai ad aumentare la nostra andatura, magari con la complicità stessa dell’i-taglia che li va a prendere sull’altra sponda della Mediterraneo.   

Rendiamoci conto della gravità della nostra situazione e non dimentichiamo che se vogliamo salvarci, il primo passo è quello di individuare il vero problema, il nocciolo della questione: il problema è l’i-taglia.

Padania libera.

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2 COMMENTS

  1. D’accordo con le critiche alla Lega, o perlomeno ai suoi vertici (chè la base sappiamo essere abbastanza diversa).

    Ma smettiamola di discuterne, della Lega. So che è difficile, ma si deve guardare oltre e vedere come progredire verso la meta senza la Lega. Se ci fosse un movimento indipendentista valido e serio, larghi strati della Lega vi aderirebbero.

    Per quanto riguarda l’immigrazione, se la Lega vuole fare il lavoro sporco anche per noi, per così dire, che interesse abbiamo noi a fermarli? Lasciamoli fare e smettiamola di rimpiangerli o di sperare di cambiarrnbe i vertici). Meglio, come detto, ripartire da zero.

    Vero leader cercasi… Innanzi tutto.

    Deve essere eloquente e abbastanza intelligente, intellettualmente onesto, energico, carismatico, abbiente (avrebbe infatti un lavoro a tempo pieno non retribuito) e, possibilmente, senza famiglia a carico – chè qualche giorno di galera italiota se la deve mettere in preventivo.

    Say no more…

  2. La Lega Nord iniziale con Bossi era laica, anzi diciamo pure atea, dagli attacchi che erano riservati al Papa ed al Vaticano che s’intrometteva ( ed avviene tutt’oggi) nella vita politica. Poi arrivò la (falsa) paura dell’islamizzazione, e la Lega divenne più cattolica dei cattolici, con realtà in cui s’impone il crocifisso in strutture pubbliche. La Lega Nord era per l’autodeterminazione dei popoli, poi arrivò il (falso) problema dell’immigrazione, e la Lega divenne più patriottista dei partigiani e dei fascisti. Come se non bastasse è anche europeista, così non si va da nessuna parte.

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