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Padania, la nazionale di calcio affonda. azioni legali in vista

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padaniacalciodi REDAZIONE

C’e’ dissenso tra la dirigenza di Padania Fa sulla strategia sportiva da adottare per il rilancio della Nazionale biancoverde, dopo la fallimentare spedizione ai mondiali lapponi dello scorso giugno, che hanno registrato l’uscita di scena della formazione guidata da Fabian Natale Valtolina ai quarti di finale, dopo la sconfitta per 2-1 contro la Contea di Nizza.

Alla base della spaccatura nell’esecutivo padano, vi e’ la volonta’ di rinnovare il gruppo sportivo, a partire dal selezionatore John John Motta. Si tratta di decisioni gia’ prese a maggioranza assoluta ben prima dei mondiali in Svezia, che il presidente Ivan Orsi rifiuta di mettere in atto, proponendo invece la conferma di Motta e della sua squadra. Il gruppo dei “rinnovatori” ha la maggioranza nel direttivo di Padania Fa, ed e’ composto dal vicepresidente Fabio Raboni (responsabile del settore arbitrale biancoverde, e ex arbitro federale Figc), dal capo ufficio stampa Patrizia Missagia, e dall’ex tesoriere Marco Marsili. Proprio quest’ultimo, nei mesi passati, aveva piu’ volte rinunciato all’incarico, a causa della “opacita’” delle finanze padane, che lo stesso afferma di non aver mai gestito. 

I consiglieri “ribelli”, che rappresentano la maggioranza all’interno del direttivo di Padania Fa, hanno chiesto le dimissioni del presidente Orsi, accusato di gestione personalistica, e chiedono che venga individuato un nuovo selezionatore, come gia’ deciso, per rompere con la passata gestione, legata politicamente al Carroccio, e priva dei necessari stimoli sportivi

“La strategia sportiva di Padania Fa e’ gia’ stata decisa all’unanimita’, e condivisa anche dal presidente Orsi, e la squadra potra’ tornare vincente, nel medio periodo, solo grazie a un completo rinnovamento, con l’innesto di giocatori giovani e motivati, slegati da ogni appartenenza politica, e uniti solo dalla comune passione per lo sport” affermano i consiglieri “scissionisti”, i quali rifiuteranno di partecipare alle riunioni del Consiglio “finche’ il presidente continuera’ con questo atteggiamento autarchico”. “Chiediamo che venga presentato il progetto di rinnovamento e ringiovanimento della squadra”, aggiungono con insistenza.

Orsi, gestore di un negoziato di articolo sportivi ad Alessandria, e di un campetto sportivo nella vicina Spinetta Marengo, avrebbe addirittura stilato un calendario di amichevoli e di impegni internazionali, tra i quali la partecipazione agli europei per nazioni non riconosciute, che si disputeranno l’anno prossimo sull’Isola di Man. “Si tratta di impegni gravosi che, senza un’adeguata copertura finanziaria, non possono essere affrontati serenamente“, chiosa Marsili, tra i piu’ critici su una gestione giudicata “troppo contigua con quella precedente”.

Il tentativo di avvicinare sponsor, per finanziare l’avventura della rinata Nazionale padana, si e’ rivelato piu’ difficile del previsto, a causa dell’abbinamento con la passata gestione della Lega Nord, e l’operativita’ del sodalizio sportivo biancoverde e’ resa, di fatto, impossibile, a causa della mancanza di risorse economiche.

Orsi, intanto, ha diramato la convocazione del direttivo biancoverde per l’11 settembre, data storicamente fatidica, mettendo all’ordine del giorno anche le proprie dimissioni, come chiesto dai tre consiglieri di maggioranza. Questa, non sarebbe l’unica grana per Orsi: i dirigenti della “vecchia” Padania, quella del “Trota” Renzo Bossi, targata via Bellerio, minacciano di intraprendere azioni legali nei confronti degli “usurpatori”: la nave biancoverde sembra il Titanic, dal quale tutti vogliono scendere; chissa’ se il capitano restera’ in plancia fino alla fine.

ARTICOLO ORIGINALE TRATTO DA QUI

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