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Pakistan, l’estremismo fa fuggire le minoranze religiose

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Dato il diffondersi del terrorismo in Pakistan, l’insicurezza dei cittadini, le condizioni di vita molto difficili, le minoranze religiose hanno iniziato ad abbandonare il Pakistan. Nell’ultimo anno circa 14mila pakistani cristiani hanno cercato asilo in paesi dell’Asia ma anche in stati occidentali, in Europa e America. Lo conferma all’Agenzia Fides, Farrukh H. Saif, direttore esecutivo dell’Ong pakistana “World Vision in Progress”, che lavora per fermare la discriminazione delle minoranze religiose di Pakistan e per promuoverne dignitose condizioni di vita.

Farrukh H. Saif spiega: “La situazione è grave: le minoranze, soprattutto cristiani e indù, sono nel mirino per atti terroristici, violenza di massa, abusi della legge sulla blasfemia. Per questo constatiamo che un numero sempre maggiore di famiglie sceglie di lasciare il Pakistan. Migliaia di indù pakistani si rifugiano in India, mentre cristiani, ahmadi, sciiti e di altri gruppi religiosi hanno raggiungono l’Asia orientale e l’Asia meridionale e si sono registrati con l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (ACNUR), sperando di potersi stabilire in un paese dove poter godere di pari diritti”. 

Saif ricorda a Fides che “una fuga di cristiani iniziò già nel 2009, quando villaggi e quartieri cristiani nel Punjab sono stati attaccati da estremisti musulmani. Centinaia di case furono bruciate e centinaia di cristiani da Gojra e Korian si rifugiarono in Sri Lanka, Thailandia, Hong Kong e Malaysia. Anche a marzo 2013 fanatici islamici hanno attaccato il quartiere cristiano ‘Joseph colony’ a Lahore. Secondo nostre indagini, nell’ultimo anno 14.000 cristiani pakistani hanno chiesto asilo in paesi di Asia orientale e Asia meridionale”. 

“Per fermare l’esodo, il governo pakistano, dovrebbe fermare il terrorismo e fornire protezione ai cristiani pakistani e alle altre minoranze religiose”, nota Saif. “Pochi mesi fa – prosegue – le autorità pakistane hanno intercettato circa mille cristiani che erano in viaggio verso Sri Lanka, Malesia, Tailandia, Singapore e Hong Kong e li hanno fermati. Nella seconda settimana di giugno, la polizia dello Sri Lanka ha lanciato un’operazione contro i pakistani cristiani in cerca di asilo, arrestandoli: un’azione contraria alle norme e ai principi internazionali. Infatti un paese ospitante non può arrestare i rifugiati se sono registrati sotto l’egida dell’ACNUR”.

L’Ong “World Vision in Progress” lancia un appello alla comunità internazionale perché ponga fine alle sofferenze delle minoranze in Pakistan e nei paesi dove i rifugiati chiedono asilo, nel rispetto del diritto umanitario e delle norme del diritto internazionale.

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