Nei giorni di Pasqua son stato a Roma. A dire il vero il fatto che fosse Pasqua per me era molto relativo nel senso che quel che mi importava di più era Roma ovvero le sensazioni immense che la città ti può dare. Roma, “ la città eterna” , l’ “Urbe”, “ la città” per antonomasia, “la capitale del mondo”, “la città che non è stata costruita in un solo giorno”, “Roma caput mundi”, e si potrebbe proseguire la lista con infinite definizioni tratte anche dalla letteratura, da pensatori, scrittori, artisti, filosofi ma soprattutto dalla gente comune. E’ chiaro che ci sta pure la più recente “Roma ladrona” ma ci sta anche il fatto che molti al vertice tra quelli che gridavano e gridano ancora Roma ladrona erano ladroni pure loro, almeno quanto Roma.
Ed anche se la questione del periodo pasquale non mi toccava più di tanto la componente di Roma come centro religioso la respiri quasi ovunque. Per altro essendo appunto Pasqua, col Papa fresco fresco di giornata, l’Urbe era affollata come non l’avevo mai vista. Diciamo che ho notato molto l’ aspetto del nuovo Papa che ha attirato fedeli e turisti come non mai da tutto il mondo. Papa Bergoglio è una calamita eccezionale. Beh, effettivamente ha la faccia giusta, simpatica e che ti esprime tanto anche senza parlare, e poi ti dice le cose come un amico. E’ molto diretto, a partire dal suo nome simbolico, da pontefice che si ispira a S. Francesco e che si è presentato all’inizio dicendo che arriva “…dalla fine del mondo” (inteso in senso geografico ma penso anche dalle realtà terribili di Buenos Aires degli ultimi decenni) ed ha subito chiesto ai suoi fedeli di essere benedetto da chi lo prega, per cui ha ribaltato le convenzioni. L’entusiasmo della gente è andato completamente alle stelle, ma questo a me dà molto fastidio seppure è giustissimo accogliere bene il nuovo Papa. C’è stato grande esaltazione perché papa Francesco ha fermato la sua vettura in P.zza S.Pietro andando a salutare ed abbracciare alcuni bambini gioiosi.
E che altro doveva fare? Sinceramente lo avrei fatto anch’io, cosa ti aspettavi che fermasse l’auto per prendere a sberle i bimbi ? E’ andato anche in mezzo ad un gruppo di fedeli argentini per stringersi a loro. Che doveva fare, andare dai suoi connazionali felici e sputar loro in un occhio? E’ andato anche dai carcerati. Non credo di diventare pontefice come Pongo I° ma anch’io non avrei difficoltà a lavare i piedi a chi sta in prigione anzi sarei felice proprio come son stato contentissimo di svolgere per quasi due anni ogni settimana da volontario attività teatrale con detenuti del carcere di Opera a Milano, diciamo pure con assassini ed altro, e in un certo senso prenderli per mano avendo con loro un riscontro meraviglioso, sia pratico ma vi assicuro anche spirituale per ciò che abbiamo svolto insieme. Con i problemi spaventosamente grandi, profondi e drammatici che la Chiesa deve affrontare, sicuramente è cosa bella dare il benvenuto al nuovo Papa ma il mio entusiasmo sarebbe molto più convinto quando, di fatto, vedessi intrapprendere la risoluzione di problemi enormi che ci sono. L’abbraccio del popolo in P.zza S. Pietro è bello ma da un capo religioso voglio di più prima di esaltarmi.
Bergoglio ha proprio tutto per riuscire, credo sia la persona più adatta, avendo vissuto da giovane, da uomo e poi da religioso le terribili situazioni delle periferie di Buenos Aires, sotto il periodo di dittatura e nella miseria totale, degli immigrati, dei loro aborigeni, delle frange più deboli dei senza lavoro e come lui ha detto: “…l’Argentina è un Paese che passa di crisi in crisi…” e tutto questo per un tempo di circa 50 anni ! Con tali realtà lui è stato alla guida della diocesi di Buenos Aires per 15 anni e questa è un’esperienza straordinaria come importantissimo è il fatto che lui non sia europeo ma un papa sudamericano. Ci sono per la Chiesa delle sfide enormi e Francesco prenderà esempio da quel che conosce del suo Paese dove nel 1960 si dichiarava cattolico il 90 % della popolazione mentre nel 2008 il 76 %. Nel senso che non si sta in parrocchia ad amministrare il proprio lavoro ma si va per strada a prendere le persone.
In questi ultimi giorni Jorge Mario Bergoglio ha dichiarato di voler proseguire la linea di Ratzinger di tolleranza zero contro la pedofilia nel clero. Per esempio nel documento della Conferenza episcopale italiana del maggio 2012 risultava che un vescono venuto a conoscenza di abusi del genere non fosse tenuto a denunciare il fatto all’autorità competente. In seguito a mostruosità del genere addirittura segnalate per iscritto, pur apprezzando quel che il nuovo Papa potrà fare, vorrei tanto che l’attuale pontefice non si chiamasse Francesco ma Francesca ! Se il Papa fosse una donna ovvero se i preti, vescovi e cardinali fossere donne e uomini e se si potessero sposare, non accadrebbero o si limiterebbero molto cose orribili con bambini vittime, fatti di cui si sa poco o nulla per la schifosa omertà che nulla ha a che fare con Dio. Ma perché non si vuole considerare il clero composto da esseri umani? Si eviterebbero migliaia e migliaia di atrocità che bimbe e bimbi, ragazze e ragazzi in tutto il mondo si porteranno dietro per tutta la vita. Cari Papa, vescovi, cardinali e preti, nessuno parla meglio di voi della famiglia dei figli e dei bambini e allora perché non vi sposate se sapete così bene l’argomento! Siete esseri umani e da qualche parte comunque si va a parare. Per ricordare un esempio, quattro Papi fa, ovvero Paolo VI, che frequentava abitualmente con un famoso attore italiano di teatro, di cui non è necessario ricordarne il nome perché non è questo il punto, che possiamo dire? Faceva benissimo, almeno non si trattava di un bambino ma di un adulto consenziente. E quindi caro Papa Francesco ti apprezzerei maggiormente se tu fossi Francesca. Gli Americani han fatto un Presidente di colore ma non ce l’han fatta a concludere la loro rivoluzione completamente ed avere un presidente donna. Ci sono andati vicini ma non ce l’han fatta! Buon lavoro.
Purtroppo credo che la gente sia ormai contagiata dalla videocrazia e dalla superficialità che ne consegue, per cui bastano le apparenze per suscitare facili entusiasmi, come fosse tutta una fiction … la realtà è ben altra cosa della banale rappresentazione mediatica e richiederebbe più prudenza e discernimento
Quante cazzate!