Partiti, ladri che han votato una legge per papparsi 45 milioni di euro

di LEONARDO FACCO

Ieri, il Mef annunciava che le entrate dello Stato sono aumentate dello 0,7% circa. Ieri, alcuni giornali demodé hanno riportato questa notizia: “Una boccata d’ossigeno per le casse dei partiti, un altro colpo di mano in favore di un sistema di finanziamenti pubblici, che non è stato ancora del tutto abolito. Una proposta di legge approvata dalla Camera – e che ora passa al vaglio del Senato – sbloccherà circa 45 milioni e mezzo di rimborsi elettorali, relativi agli anni 2013 e 2014. Ma il vero colpo è che lo Stato erogherà queste cifre quasi ad occhi chiusi, effettuando solo una verifica formale sui bilanci dei partiti e non uno screening approfondito su fatture, scontrini, bonifici”. Non c’è nulla da fare, in Italia i parassiti li stermini o ti sterminano, la bestia statale la devi affamare, se vuoi che la smetta di rovistare nelle tue tasche per derubarti anche degli spiccioli. Altro che sperare nello Stato minimo, da tenere al guinzaglio! 

L’Italia non è un’espressione geografica, è un postribolo clientelare che affonda le sue radici nel tardo impero romano. Non a caso i nazionalisti più biechi stravedono per Roma (mafia) capitale, Roma caput mundi, Roma terminale del Giubileo.   L’Italia è il paese in cui partiti e democrazia vivono talmente in simbiosi da farvi credere che l’urna rappresenti il luogo della palingenesi. Non è così, gli ultimi 30 anni di storia ve lo hanno già ampiamente dimostrato. L’Italia è la landa delle camarille, dove ominicchi e piglianculo si fanno beffe di chi fatica. 

Quando un individuo ha bisogno di votare un politico o un partito, per potersi realizzare, quello non è un individuo, una persona autodeterminata, ma una remora. Non gli importa della libertà altrui, pur di veder realizzata la sua utopia, i suoi capricci, i suoi odi e le sue invidie. La democrazia ha inoculato negli uomini e nelle donne il virus del parassitismo. E a quel punto, anziché veder prosperare la libertà, anziché stare tra esseri capaci ed orgogliosi di vivere e scambiare su base volontaria, si assisterà alla realizzazione di una società chiusa, in cui prosperano bande criminali in continua lotta per il potere. Queste bande criminali, i partiti e tutte le loro remore insomma, annichiliranno poco a poco ogni libertà individuale, soprattutto quelle economiche, senza le quali non esiste alcuna libertà politica. 

Scriveva Lysander Spooner, ben oltre un secolo fa: “Quindi l’intera questione della legislazione, che ha raggiunto proporzioni gigantesche, ebbe la sua origine nelle cospirazioni che sono sempre esistite, tra la minoranza, allo scopo di tenere la maggioranza in servitù e di estorcerne il lavoro e tutti i profitti del lavoro. E i veri motivi e lo spirito che stanno alla base di tutta la legislazione – nonostante le finzioni o i travestimenti dietro i quali cercano di nascondersi – sono oggi gli stessi di sempre”. 

Sissignori, gli stessi di sempre, che ieri si sono palesati con l’ennesimo furto di 45 milioni di euro ai danni di chi lavora e produce. Illegittimo, ma legale! Se vi piace così, mettetevi l’animo in pace. Basta coi presidenti del Consiglio non eletti dal “Popppolo” perdinci! Presto potrete fare sfoggio della vostra bella scheda elettorale e correre a votare il vostro portaborse preferito. Ci penserà lui, su vostro mandato, a far approvare la prossima leggina per dare la paghetta ai vostri carnefici.