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Pastoret (union valdotaine): “indipendenza non è una bestemmia”

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Union Valdotaine: presidente, indipendenza non è blasfemiadi LUIGI CORTINOVIS

Non solo, in Italia, il federalismo è stato la più grande bufala politica, ma dal governo Letta in poi, è tornato in voga il centralismo e – nella legge di stabilità – è stato addirittura presentato un emendamento per mettere fine alle regioni a statuto speciale.

Le reazione non si sono fatte attendere e, dalla Valle d’Aosta, è giunta la replica più incisiva: “Indipendenza e autodeterminazione dei popoli non sono parole blasfeme”. Lo ha detto Ennio Pastoret all’Ansa, presidente dell’Union Valdotaine, durante il congresso tematico svoltosi a Pont-Saint-Martin.

Secondo Pastoret “c’è la sensazione che lo Stato italiano stia mettendo in discussione le Regioni, a partire da quelle a Statuto speciale. Ci sono segnali di una volontà di annientamento. Fino a quando abbasseremo la testa e accetteremo tutto questo?”.

Ecco il motivo per cui quanto accaduto in Scozia lo scorso settembre e quanto sta accadendo in Catalogna oggi (seppur con dinamiche del tutto diverse) rimangono esperienze determinanti per il futuro della libertà dei popoli.

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3 COMMENTS

  1. ma quale federalismo in i-taglia? se Miglio fosse qui e vedesse cosa viene fatto passare per federalismo lancerebbe fulmini e saette dagli occhi e incenerirebbe con lo sguardo quanti sostengo che in i-taglia sia stato applicato il federalismo… Gianfranco aiutaci tu!!!

  2. Anche Grillo era contrario alle Regioni a Statuto speciale. L’errore di fondo è nel volerle trasformare in Regioni ordinarie, con tutte le tasse ed il disastro sul turismo che ne seguirebbe, come sta sperimentando la Liguria, invece che trasformare tutte le altre in Speciali, quindi bilinguismo e tasse trattenute al 90% in loco.
    La cosa nasce da una certa ignoranza, non solo economica. Le Regioni a Statuto speciale sono regioni che al termine della seconda guerra avevano la possibilità di staccarsi ed affrancarsi dall’occupazione italiana. Gli si è offerto di restare in cambio di ampie garanzie, lingua, tasse ed autonomia. Se ci si rimangia questo si ottiene un unico effetto: visto che restare sotto occupazione italiana non avrebbe più alcun senso o vantaggio economico e l’indomani queste regioni inizierebbero le pratiche per passare sotto altri Stati (la Svizzera per la Val d’Aosta, l’Austria per il Sud Tirolo).

    • Infatti, la strategia giusta per mettere fine all’Italia sarebbe quella contraria, che tutte le regioni diventino a statuto speciale tipo Valle d’Aosta o Trentino-Sud-Tirolo o Sicilia e in 6 mesi l’Italia fa puff!

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