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Peggio della flat tax al 25% ci sono solo i commenti di vincenzo visco

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di MATTEO CORSINI

All’elenco dei commenti alla proposta di revisione del sistema fiscale a favore di un’aliquota unica al 25% avanzata dall’Istituto Bruno Leoni non poteva mancare quello del campione indiscusso dei tassatori italiani, tanto a livello teorico quanto, ahimè, a livello pratico: Vincenzo Visco. Il quale avanza diverse critiche, tutte abbastanza scontate vista la sua impostazione e, in ultima analisi, tutte a sfondo politico, anche quando cerca di travestirle con argomentazioni tecniche. Riporto un passaggio che ritengo significativo: “La proposta è di fatto un attacco radicale all’imposta sul reddito e al principio di progressività; essa ipotizza quindi implicitamente che i redditi più alti non siano mai frutto di rendite di posizione o di estrazione artificiale di valore, ma che siano sempre meritati”.

In realtà la proposta, che personalmente ho criticato da un punto di vista diametralmente opposto a quello di Visco, non mette in discussione la progressività dell’imposta. Semplicemente sostituisce le aliquote crescenti per scaglioni a deduzioni e imposte negative per i redditi più bassi.

Ciò detto, quanto afferma Visco rivela il suo punto di vista, che poi è tipico di gran parte delle persone di orientamento socialista (quanto meno quando si parla dei redditi altrui): quello, cioè, in base al quale si debba presumere che ogni reddito alto (livello poi arbitrariamente stabilito: l’ultima volta che Visco mise mano all’Irpef vennero considerati “alti” redditi abbondantemente inferiori a 50mila euro lordi, come testimonia il fatto che il maggiore salto di aliquota è quello da 27% a 38% nello scaglione tra 28mila e 55mila euro) sia “frutto di rendite di posizione o di estrazione artificiale di valore”, quindi da tartassare.

Ora, la maggior parte delle rendite di posizione o delle estrazioni artificiali di valore sono una conseguenza di privilegi disposti a favore di questo o quel soggetto mediante provvedimenti legislativi. Invece di bastonare tutti i redditi, sarebbe il caso di rimuovere quei provvedimenti che generano privilegi e rendite di posizione. Per di più, l’estrazione artificiale (e violenta) di valore per definizione è proprio la tassazione.

Quanto più un reddito è conseguenza di scambi volontari derivanti da domanda e offerta libere da vincoli e divieti, tanto meno ci si deve preoccupare che ci sia “estrazione artificiale di valore”. Ma capisco che per un tassatore incallito ciò risulti indigeribile.

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3 COMMENTS

  1. Sono favorevole al reddito di cittadinanza, ma non agli orari che devono rispettare : 2 ore giornaliere + 8 ore settimanali di volontariato ….. un pò pochine che dite??

    Per quanto concerne la flat tax NON sono convinta …… credo sia un “regalo” che viene dato alle classi ricche ……… basti vedere ciò che è successo in Illinois.
    Non solo non è realistico pensare di introdurla in un Paese come il nostro al 15% – 20%(molto bassa) , è addirittura un’imposta che non funziona nei Paesi dov’è in vigore oppure dove è stata introdotta in passato.- sarà sicuramente un flop purtroppo……

  2. Io vorrei semplicemente capire quand’è che la Gente si sveglia e che potrebbe accadere se e quando i Cittadini dedicheranno del tempo a riflettere e ragionare sul perché logico delle cose.
    Come si fa a continuare a credere e pensare che se uno è stato Ministro delle Finanze sia automaticamente idoneo al ruolo che ha ricoperto ?
    A nessuno viene mai il dubbio che siamo spesso governati da totali improvvisatori e incapaci ??
    La Riforma Fiscale è matematica da Quinta Elementare ed è una delle Operazioni di Amministrazione più semplice in assoluto, ma chi NON vuole realizzarla la complica con discorsi e diagrammi utili allo scopo di abbassare il Livello di Comprensione delle Persone.
    Nulla di più.

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