Al Sud quasi un pensionato su 4 percepisce un assegno di invalidità civile. Nelle regioni meridionali, infatti, queste rappresentano il 22,96% del totale delle pensioni erogate nell’area (1,25 milioni su 5,47 milioni assegni totali), una percentuale doppia rispetto al Nord (all’11,36%, meno di un milione su 8,77 milioni).
Lo rivela l’Osservatorio Inps sulle pensioni con dati riferiti a fine 2013. Nel complesso le pensioni di invalidità civile Inps sono 2,8 milioni (con un importo medio mensile di 420 euro) con una prevalenza nel Sud e nelle Isole (844.436 e 414.076 rispettivamente) mentre al Centro sono 583.492 (il 16,8% sui 3,4 milioni di assegni complessivi) e al Nord meno di un milione (598.528 nel Nord Ovest, 398.166 nel Nord Est).
Nel Sud c’è una percentuale superiore al Nord anche per gli assegni di invalidità ordinaria (importo medio 640 euro), ovvero quelli riconosciuti ai lavoratori che possano far valere almeno 5 anni di contributi ed abbiano una capacità lavorativa parzialmente ridotta a meno di un terzo (all’inizio per un triennio, dopo tre rinnovi diventa automatica). Per questo tipo di assegni la percentuale al Sud è del 10,37% (che con il 23% dell’invalidità civile porta le invalidità a un terzo del totale) con 568.558 assegni.
Al Nord i trattamenti di invalidità Ivs sono 374.035, il 4,26% degli assegni erogati nell’area. Al centro gli assegni di invalidità ordinaria sono 249.114, il 7,1% delle pensioni erogate nell’area.
Ecco i soliti a pensar male dei meridionali (sapete che si fa peccato anche se spesso la si indovina? Andrete all’Inferno per questo…) .
Sono il doppio “invalidi” perche’ sono il doppio della popolazione rispetto a quella del nord… e’ un conto semplice o no..?
Viva l’una e indivisibile…