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Pensioni, problema irrisolvibile per ogni governo

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pensionatOdi GIAN LUIGI LOMBARDI CERRI

L’attuale “sinistro” governo (mai appellativo fu più azzeccato), alla disperata caccia di un qualcosa che gli eviti di tagliare le spese inutili, si attacca periodicamente ai pensionati con argomentazioni fondate solo in minima, trascurabile, parte. E’ vero che c’è gente che percepisce la pensione senza aver fatto i corrispondenti versamenti, (ad esempio la pensione data dopo soli 15 anni, sei mesi e un giorno) ma è altrettanto vero che c’è gente che dopo essere stata taglieggiata con “contributi di solidarietà” (taglieggiamenti che risalgono anche a decenni fa) si è vista limitata la pensione , nonostante i regolari versamenti, a puro titolo sportivo. E poi vogliono che gli stranieri vengano ad investire in Italia? Quando i governi che si sono succeduti hanno mancato alla parola data dai loro predecessori con un “sistematico sistema”.

E ora che cosa aleggia nell’aria? Un ennesimo contributo di solidarietà! Certamente in tutti i discorsi si ritrova un concetto base : un pensionato dal momento che cessa di pagare i contributi e passa (finalmente per lui) ad incassare la pensione che gli viene data in denaro svalutato, diventa un PESO. Peso perché il MALLOPPO dei versamenti continua a far gola a chi governa (sindacati compresi) sin dal tempo in cui si è pensato , ed attuato, di passare dalle pensioni ad accumulo alla pensioni a ripartizione. Ti porto via i risparmi e, poi, ci penseranno i tuoi successori a pagare!

In termini semplici si sono pappati il malloppo e hanno accollato i pagamenti delle pensioni alle generazioni entranti nel mondo del lavoro. Se non avessero portato via il malloppo accumulato i pensionati si manterrebbero da soli. Sempre in vista della rapina hanno portato via le casse pensioni di molte categorie, riversando corpo e beni nell’INPS. Vi ricordate l’ENPALS artisti? Vi ricordate la cassa Dirigenti? Vi ricordate la cassa Geometri? E tante altre! Tutte mangiate!

Comunque occorre non dimenticare che la struttura di tutte le pensioni è stata creata e votata dall’intero parlamento. Indubbiamente il pensionato è un peso. L’ideale sarebbe, per chi governa, che subito dopo la sua entrata in pensione morisse. Altro che curarlo per allungargli la vita! Quando quei signori (signori in termine spregiativo) si accorgono che  mediamente  la vita fisica si allunga, pensano subito ad aumentare la vita lavorativa in modo che gli incassi aumentino e gli esborsi no. Immaginate che bel grisby!

Certamente i pensionati non si possono uccidere. Che brutta figura farebbe il pensiero del governo nel momento che lo si palesasse! Ma un’ideuccia ci sarebbe. Visto che almeno per ora non è molto conveniente uccidere il pensionato direttamente, cosa c’è di meglio che far morire di fame la vedova. Che ci fa al mondo quella donnaccia? Che ha lavorato una vita per tirar su la famiglia senza versare niente. Ci hanno provato tentando di far pagare per la pensione alle casalinghe, ma il colpo non è riuscito. Quindi cominciamo a tagliare le pensioni di reversibilità!

Il gioco, tuttavia, non è ancora finito! Attraverso una sottile propaganda, si sostiene il diritto, per il cittadino, di porre fine alla propria vita. Con una morte… dolcissima. Perbacco! Quando non lo si può più curare, meglio che tolga il disturbo. Perchè se non paga più e costa… Acquisito questo come fatto quotidiano il passo successivo sarà quello che, non essendo più il vecchio dotato di capacità di comprendere e di decidere, qualcun altro “sapiente e illuminato” lo farà per lui. Oh vecchio e buon zio Adolfo! E intanto, a questi vecchiacci togliamogli la patente in modo che finiscano di andare in giro in auto a 150 km/h , ubriachi se addirittura non drogati  seminando morti a tutta forza. Nel frattempo facciamogli fare esami severissimi davanti ad una commissione di medici (di sinistra)  che senza quel posto non verrebbero chiamati (e pagati) neanche per fare una endovenosa.

Per i giovani, invece, sopratutto se extracomunitari, se fanno massacri sotto l’effetto delle più svariate droghe, ci vuole una “umana comprensione”! Immaginate un po’, invece, se si condannassero subito questi politici pensatori ad un rinnovato piazzale Loreto! Come sarebbe bello e divertente.

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