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Perseguitato dall’Asl dopo 46.000 persone curate e guarite. Gli eroi stanno dalla parte del male

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di SERGIO BRANCATELLO

Avevo tre anni, nel 1960, quando decisi che da grande avrei fatto il medico. Non sapevo veramente cosa significasse, ma una vocina nella testa, mi suggeriva che quella sarebbe stata la mia missione. Tutti ne abbiamo una, l’ho capito solo dopo tanto tempo, ma molti inspiegabilmente lo ignorano.

Per me fare il medico significava salvare le vite, amare il prossimo, mettere il paziente al primo posto. Non è stato mai così facile. Ho studiato duramente nonostante al momento dell’iscrizione, nel 1975, mia madre a soli 49 anni si ammalò di “leucemia mieloide acuta” e mi dissero che avrebbe avuto pochi mesi di vita. Fortunatamente visse ancora qualche anno grazie al primario di ematologia dell’ospedale Cervello di Palermo prof Caronia e al suo vice dott. Mirto, genero di Mauro De Mauri.

Non sono riuscito a laurearmi in 6 anni, preferii stare vicino a mia madre per anni, sia a casa che al capezzale del suo letto d’ospedale. L’ho accompagnata sino al momento in cui ha lasciato il suo giovane vestito malato per passare in un’altra dimensione. L’anno dopo la sua morte mi sono laureato superando in pochi mesi 18 materie, tutte le cliniche. La missione era quella di aiutare gli altri. Così sono stato medico di guardia medica e di base, direttore sanitario della Marina e, dal 2001 medico 118 e di pronto soccorso.

Nel 2021, dopo 36 anni di attività, sono stato perseguitato dall’Asl Cn1 perché non avevo adoperato Tachipirina e vigile attesa, ma semplicemente curato con amore e guarito migliaia di persone, tutte gratuitamente, saltando i pasti, senza dormire. Per chi detiene un potere effimero che gli verrà tolto molto presto, ciò era una grave colpa. Mi hanno decurtato prima il 20% dello stipendio, poi il mese dopo addirittura il 100%.

Quando lo seppi presentai immediatamente le mie dimissioni: il tempo di lavorare per un padrone scellerato era finito. Pensavo di fare un salto nel buio ed invece feci un salto nella luce divina. Grazie al passaparola migliaia di persone da tutto il mondo mi hanno cercato per essere curati, ero un semplice medico; e adesso, dopo 46.000 persone curate e guarite sono sereno e mi rendo conto che quelle dimissioni sono state la chiave per compiere la mia vera missione.

Adesso, da 18 mesi, mi occupo di reazioni avverse da siero maledetto; ho seguito circa 8000 pazienti e sono diventato medico di fiducia di oltre 9000 persone sia in Italia che in altri 42 paesi del mondo. Non sono stato scelto per comodità ma per fiducia, una cosa molto gratificante. per questo motivo sono odiato da molti miei colleghi che non riuscirebbero a fare altro e sono costretti a lavorare per l’Asl. l’invidia è una brutta cosa.

In un mondo parallelo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mio concittadino, mi avrebbe premiato con una medaglia, così come avrebbe premiato i colleghi Andrea Stramezzi, Massimo Citro, Barbara Balanzoni, il collega Amici, senza mai dimenticare il dottor De Donno è il suo siero iperimmune, ma in questa vita “assurda” dove tutto sembra capovolto, non funziona più così.

Gli eroi sono quelli che si sono schierati con il male, che dicono stupidaggini (per non dire altro) in TV e pretendendo di spacciarle come verità, gli eroi sono quelli che non hanno timore di uccidere. Gli eroi sono coloro che somministrano veleni sapendo di farlo senza avere un briciolo di coscienza o un residuo di “anima”.

Ma come fa la massa a non capire? Comunque non mi sono mai abbattuto, anche se qualche momento di tristezza passeggero c’è stato, tristezza per come funziona adesso quello che io consideravo il mio mondo, il mio pianeta, quello dove sembra oramai andare tutto al contrario. Comunque, a fronte alta, sto cercando di completare la mia missione prima che il signore mi richiami nella dimensione da cui provengo.

Verrà ben presto il tempo dell’atto finale ed allora per moltissimi sarà pianto e stridor di denti.

 

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3 COMMENTS

  1. Non vorrei mai arrivare a sperare il male per i tanti deficienti che credono al “mainstream prostituito “di giornalisti,vallette e giullari televisivi,attori di sé stessi e figuranti vari,ma il pericolo c’è.Nel frattempo mi diverto a spernacchiare le Vanne Marchi dei vaccini,con i quali mi diverto a definirle ignoranti e spergiuri….d’Ippocrate.

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