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Pestilenza e indipendenza, lettera dagli arresti domiciliari

Da leggere

di PAOLO L. BERNARDINI

Di “se” e di “ma” sono piene le fosse. Ma speriamo che i “ma” e i “se” risorgano presto, o resuscitino anche in forma di zombi, perché abbiamo bisogno estremo di fosse per seppellire il genere umano. Ma se il Veneto fosse stato indipendente, come avrebbe affrontato il virus?

La gestione di una popolazione di cinque milioni di persone presenta ovviamente meno difficoltà rispetto alla gestione di una popolazione di sessanta milioni.

Non solo è più facile gestirla, ma anche più facile comunicare. Far entrare un messaggio.

“Siamo stati invasi!”.

“Una mattina, mi son svegliato, e ho trovato l’invasor”.

L’invasore è microscopico – letteralmente – ma c’è.

Un reggitore della IV Repubblica Veneta che fa?

Tanto ne prende atto. In fretta.

Poi si pone alcune domande basilari. Ad esempio: basta una mascherina, per impedire il contagio? Che mascherina ci vuole? In fretta.

E allora prende qualche scienziato, glielo chiede. In fretta.

E dota il proprio popolo di mascherine. Gratis, o a pagamento. Siccome ognuno di noi ha un telefonino, ad esempio, non posso pensare che una bella mascherina perfetta costi di più. Naturalmente se la mascherina basta!

Non ferma le attività produttive, perché questo uccide un paese.

Non mette i cittadini agli arresti domiciliari, perché questo uccide un paese.

Non emette deliranti decreti uno via l’altro, in cui si deve dichiarare di “non essere positivi”: il delirio, mai avrei creduto che si potesse scendere sotto all’infimo dell’imo. Ce l’abbiamo fatta! Me lo faccio da solo un tampone? Come stabilisco – e dichiaro! – di NON essere positivo?? Equivale, esattamente, a dichiarare che Dio esiste, e che io credo in Lui.

Questo non uccide un paese, in quanto a questo punto esso è già morto. Irride il suo cadavere.

Un reggitore saggio fa due cose: dota di preservativo i cittadini, e li analizza TUTTI, ma TUTTI, UNO per UNO. In fretta, subito subito.

Stabilisce chi sia positivo. Lo cura, e lo isola.

Poi dota di mascherine gli esseri umani come di museruola e guinzaglio i cani.

Non merdose mascherine che sembrano mappine (napoletanismo!), ma maschere di plastica, di vetro, e insomma la tecnologia ha mandato l’uomo sulla Luna nel ’69 e non è in grado di fare una maschera che funzioni nel 2020?

I famosi nuovi materiali? I polimeri? Non vanno bene? E per che cacchio si producono a fare, per gli oggetti di design? Le vagine artificiali detti masturbatori? (Interessante declinazione del termine: il masturbatore è diventato da colui che pratica su di sé medesimo l’insano gesto, all’oggetto con cui lo pratica, in attesa di un ulteriore slittamento semantico: i masturbatori come luoghi ove collettivamente si pratica tale abuso una volta detto solitario: un po’ come i conservatori per la musica, insomma).

Le mascherine non ci servono per pulirci il culo ma per proteggerci la faccia e la vita!!!

Si continua a lavorare, e a muoverci, mascherati. Questo dovrebbe riuscir bene a Venezia!

Fatto questo, tamponato & mascherato, impone ovviamente ai cittadini l’uscita in maschera. E guanti. Per quanto pervicace sottile diabolico sia questo COVID, non riesco a pensare che per non trasmetterlo si debba uscire in tenuta da palombaro! Se fosse davvero così, chiedo scusa. Dotare cinque milioni di persone di tuta da palombaro risulterebbe più gravoso…

Questo vien fatto rapidamente. Si prende una ditta che produca prodotti per sub, e si riconverte la produzione.

POI.

Solo poi si manda uno OO7 in Cina a vedere se il virus l’han creato apposta e ce lo hanno mandato come regalo; si potenziano gli istituti di ricerca di prevenzione (si mettono in manicomio criminale i seguaci della Tunberga e compagnia cantante); si potenzia la ricerca scientifica in generale. E tante altre cose. Tutte belle cose.

Ebbene, il Veneto non è indipendente, tutto questo non è avvenuto.

Mi rivolgo ai giovani del Veneto: ma lo sapete che questo COVID—19 rischia di essere la vostra pietra tombale, per tutti quelli nati dal 1980 in poi il che vuol dire quasi due generazioni?

Ma ci provate proprio gusto a condurre una vita miserabile, che diventerà ancora peggiore?

Se la risposta è SI’…liberi di farlo. Tanti di noi nati negli anni Sessanta del secolo passato un po’ di vita bella ce la siamo goduta. Lasciamo anche qualche affetto…Ricordatevi il vostro Foscolo, che va bene per gli indipendentisti in quanto veneto e per grillini, piddini, e malfattori vari in quanto protocomunista: Solo chi non lascia eredità d’affetti poca gioia ha dell’urna!

(Per i grillini-piddini, l’urna non è quella elettorale, è la tomba).

Suae quisque est faber fortunae.

Dalla fossa non si esce.

Sette vite le hanno i gatti, e solo – per l’appunto – il summenzionato 007 vive (ha vissuto) due volte…

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1 COMMENT

  1. Articolo arguto e sagace, non sono veneto ma piemontese, credo chevtuttavia la stessa logica valga anche per noi.
    Una sola cosa, che questi nuovi stati, qualunque nome e ampiezza abbiano , se possibile, possono essere un pò meno ”stato”.
    Perché nessuno, ma proprio nessuno a vietato a zaia, cirio, fontana e compagnia bella di comprare mascherine a gennaio, per preparare non tutti, ma almeno dottori, ed infermieri da loro gestiti all’emergenza…. perché il paradosso è che : siamo 60 milioni agli arresti domiciliari ed il virus gira negli ospedali….

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