San Marco in una piazza prodigiosa. Tutti i “25 aprile” succedono alcuni miracoli. Il più importante anche quest’anno è che un popolo consapevole di esserlo si riunisce spontaneamente, chiamato da una esigenza che è prima di tutto individuale. Nessuna organizzazione, nessuna manifestazione, nessun significato oltre il semplice volerci essere.
Il secondo miracolo è stato Vivaldi suonato dal vivo in quella piazza. Solo chi c’era può capire il portato emozionale che l’orchestra sul palco allestito dal Comune di Venezia ha saputo trasmettere. Brividi.
Il terzo miracolo lo ha fatto attraverso il dott. Calenda della Questura di Venezia, inviando a molti esponenti dell’indipendentismo veneto per il secondo anno una originale nota informativa preventiva sul divieto di organizzare manifestazioni in “area marciana”. Dov’è il miracolo? Indipendenza Veneta e nessun altro movimento politico che mi risultasse hanno mai avuto intenzione di organizzare nulla in piazza San Marco il giorno del Santo patrono.
Il quarto miracolo lo ha fatto attraverso Gloria Bertasi del Corriere del Veneto che ha schierato politicamente a centro-destra il concerto dell’orchestra di Radio Veneto Uno, accomunandolo ad una manifestazione politica che si svolgeva in contemporanea a Verona. Non si riesce davvero a spiegare!
Il quinto miracolo ancora per mano di Gloria Bertasi che preconizzava l’arrivo dei Centri Sociali del Nord Est sulla ribalta veneziana nel quotidiano andato in stampa la sera prima.
Il sesto miracolo la comparsa di una manifestazione chiaramente politica di un centinaio di ragazzi schierati sotto altrettante bandiere “custommizzate” zapatiste che, proprio in area marciana, han potuto urlare i loro slogan ed esporre i loro striscioni nonostante il divieto prefettizio.
Restano da capire i significati di tanti miracoli tutti assieme. Intanto ci gustiamo il settimo e più grande miracolo: la questione veneta non è più di una parte. La questione veneta è sempre più di tutti i veneti. E di questo San Marco non potrà che esserne felice.
Massimo Vidori
1° Consigliere
per il Consiglio Nazionale di Indipendenza Veneta