di PONGO
Come spesso accade nelle comparazioni col resto d'Europa e con l'Occidente, l'Italia nelle statistiche è quasi sempre il fanalino di coda. In questi ultimi giorni ho letto a proposito di uno dei nostri maggiori drammi sociali e umani e l'argomento è, come crescita economica, il lavoro giovanile. Si chiama “capitale umano” ed è un aspetto assolutamente fondamentale per l'economia di un Paese. Il concetto è chiaro: più è alto il livello di istruzione e formazione dei lavoratori più ciò andrà a vantaggio del sistema produttivo ed economico. E non bisogna essere così idioti da non utilizzarlo! Ma i bravi italiani, sempre i fenomeni, hanno il loro capitale umano non molto elevato e, ancora peggio, spesso male impiegato.
Qui solo il 10% dei giovani associa allo studio anche esperienze lavorative, mentre in Danimarca la percentuale sale al 60% ,e in Germania e Gran Bretagna è al 50%. Inoltre tra i giovani che lavorano, 1 su 3 svolge un lav
Le opinioni di Pongo, dal mio punto di vista, sono largamente condivisibili.
Mi piacerebbe, un giorno, sentire parlare della “patente” da politico. Vuoi dedicarti alla politica? Bene. Eventuali titoli, competenze certificate, feedback certificati. Poi, esame di Stato con commissione mista: universitari, politici e professionisti dei settori specifici per il quale il politico vuole certificarsi (economia, lavoro, welfare, sanità, ecc.). Dato l’esame con esito positivo, si può accasare ad un partito o formare un movimento con altrettanti colleghi certificati. Se forma il movimento, deve farsi poi eleggere per qualche carica pubblica e guadagnarsi ulteriori feedback per il parlamento. In un partito dovrebbe passare le primarie interne (quindi guadagnarsi punteggi), essere poi eletto dalla gente per i feedback nella politica minore, poi il parlamento e infine, scalare la vetta del partito.
Voglio supporre che in questo modo, la schiuma dei saltapicchi dovrebbe sciogliersi abbastanza e forse sperare in un sistema più efficiente, meno numeroso e quindi meno costoso.
La gente è stufa di listoni improvvisati, mercenari, trasformisti, acrobati delle poltrone, voltagabbana, ladri, truffatori, pivelli, cupidi traffichini in cerca di business e “mezze cazzuole” dei club esclusivi.
C’è ancora una cosa che vorrei dirle sig. Pongo: grazie per avermi fatto vedere e capire con questa sua riflessione, ulteriori aspetti dell’universo variegato che popola e frequenta questo giornale.
Io ho votato Salvini, molti anni fa, alle Elezioni Europee ed ho avuto modo di conoscerlo. Me ne sono pentito. Per inquadrarne la figura avrei ad esempio citato il video sul campo rom milanese fatto dalla Piccinni, credo sia esemplificativo.
Bravo Pongo ! Lei ha scritto un articolo obiettivo e..delizioso. Non sono indipendentista e nemmeno secessionista. Non condivido nulla delle idee propagandate dall’Indipendensa. Ma leggo questo blog , spinto sempre dalla curiosità di conoscere il pensiero di chi ha idee opposte alle mie. Questa volta , le sue affermazioni mi trovano completamente d’accordo. L’attività di Lusi, giovane scout alle prese con i primi furti è “esemplare” ! Quanto all’inutilità di Gasparri, alla furbizia truffaldina di Salvini e ai ladrocini di “er Batman”, che dire ? Ha saputo scolpire, con poche parole, le vergognose personalità di questi imbroglioni. Avrebbe potuto aggiungere qualche commento anche su Penati e Formigoni, altri gigli di campo “in carriera”. In attesa di un Suo prossimo commento sui tristi figuri della politica nazionale, Le invio cordiali saluti.
mogli e buoi dei paesi tuoi
scommetto che in un referendum per l’annessione alla germania il valoroso bobbolo dei piccoli mafioncelli beneficiati dal perdono prima confessionale e poi eucaristico il 90% voterebbe di no
Ma Salvini di buono ha pure l’amicizia con il grande presidente Sertori che, a proposito di denaro pubblico, ha speso soldi pubblici per pagare una spedizione commerciale ad un alpinista valtellinese in Nepal! Certo per pubblicizzare la Valtellina…ande’ a da via el …
Si ma è una roba si due anni fa anche se questo tipo di alpinismo porta solo lutti. E comunque Salvini ha voluto Sertori all’ Upi. Perche salva le province.
Questo articolo è disgustoso, mi meraviglio de ‘L’Indipndenza’ e del gratuito attacco a un politico di grandi capacità e umanità quale è Matteo Salvini. Forse l’estensore dovrebbe maggiormente preoccuparsi della sua condizione di comico tristissimo e malinconicamente declinato. E informarsi un po’ meglio su Matteo Salvini.
Spettabile Luca, sinceramente, non vedo motivi per meravigliarsi del giornale, soprattutto della sua libertà, ancor di più quando si tratta di una rubrica che da sempre è lasciata nella piena disponibilità di critica di un artista come Pongo. Ribadisco anche a te: L’INDIPENDENZA NON E’ IL BOLLETTINO DI NESSUNO, finchè io sarò a capo della redazione insieme a Marchi. Quindi, che tu critichi questo pezzo, va bene (non a caso il commento è stato approvato), ma non accetto la critica tout court ad una linea editoriale rimasta sempre quella dal primo giorno (che è l’indipendentismo a 360° e il liberalismo). Questo discorso l’ho già fatto ad altri “indipendentisti”, che in realtà covano dentro di sè solo odio nei confronti di altri “indipendentisti” coi quali hanno problemi politici e personali, ragione sufficiente per prendersela con L’INDIPENDENZA. Tutto ciò, mi conferma la bontà del lavoro che stanno facendo tutti coloro che collaborano a questo progetto. Nel merito dell’articolo, Pongo ha messo alla berlina ben 4 personaggi, tre dei quali in maniera ancor più cattiva. Ovviamente, non hai nulla da ridire su Gasparri, Lusi e Fiorito, no? Loro non sono brave persone? Da autore di un libro che conosce bene la Lega Nord, di cui sei un militante, e da conoscitore di Salvini, posso solo affermare che l’autore di questo pezzo ha solo riportato fatti reali (finiti anche su giornali altri in passato), ai quali – da testimone in prima persona – potrei aggiungere ben altro. Se la convione di Pongo su questi 4 politici non ti piace, amen. Ciò non vieta la tua critica, ma soprattutto la libertà di pensiero di un collaboratore sin dal primo giorno in cui il quotidiano è uscito. Con pacatezza e antica cordialità… LF
L’indipendenza e’ un giornale che garantisce totale liberta’ di espressione e di critica, io stesso ne ho scritto diversi articoli e posso testimoniarlo direttamente. Detto questo, ritengo che questo articolo, oltre a trasudare di qualunquismo allo stato puro, riveli chiaramente il malcelato tentativo di attaccare strumentalmente salvini che evidentemente non gode della simpatia dell’autore. Si associano fatti OGGETTIVI di ruberia a valutazioni SOGGETTIVE di incapacita’ in un minestrone senza capo ne coda. Tra l’altro di liberalismo vi e’ ZERO, di indipendentismo ZERO e di “artistico” MENO CHE ZERO.
Sono d’accordo con Paganella : una cosa sono le ruberie, altra le critiche a Gasparri e Salvini che non
andavano accomunati a Lusi e Fiorito.
Non sono in grado di giudicare il Gasparri ma quanto al Salvini, citerò i giudizi di due persone che se ne intendono piu’ di me :
– Vespa : “Salvini, lei sa che sono un ammiratore della sua oratoria”:
– Feltri : ” Credo che Salvini sia un uomo su cui si puo’ contare”.
Per quanto mi riguarda, posso dire che amo molto la lingua italiana e mi è capitato di leggere degli articoli di Salvini che erano semplivemente perfetti.
Libertà di espressione e di critica? Ma per piacere, qui se ti permetti di criticare Maroni di cancellano a vista qualsiasi messaggio…la setta belleriana ha sostituito al rito bossita quello maronita, nulla è cambiato.
QUI CANCELLIAMO SOLO GLI IDIOTI CHE INSULTANO.
Caro Leonardo, quanto scritto dall’amico Paganella rispecchia il mio pensiero. A mente fredda ti rispondo che molto del mio disappunto nasceva anche dall’uso della foto – unica – di Salvini sotto un titolo a dir poco forte. Confermo la debole struttura logica del pezzo. Comunque mi ritengo anche soddisfatto dsll’editoriale di stamane del direttore. Solo una precisazione: non sono un miltante della LN da ormai moltissimi anni, benché sia un acceso sostenitore di Matteo Salvini e del nuovo corso leghista; anche per questo ho avuto e ho, come sai, la necessaria apertura mentale per diffondere L’Indipendenza anche in ambienti leghisti, prendendomi anche io – quotidianamente – la mia dose di critiche. Sul new deal leghista la pensiamo, tu ed io, in modo diametralmente opposto (ma sono in buona compagnia con Marchi e Oneto 🙂 ma ciò non mi impedirà MAI di continuare a leggerti / leggervi e di essere d’accordo con le tue opinioni quando, su altri temi, collimiamo. Ricambio la pacatezza per antica consuetudine e ti seguo sempre come sprone tagliente di riflessione, per quando mi accorgessi di tornare ad essere troppo ingabbiato da ideologie e certezze apodittiche! LM
Ai ragione che il Matteo salva le provincie che son posti di lavoro per asesori e impiegati. Che la lega ha tanto bisogno.
Il nostro “capitale umano” è formato da ragazze che vanno a studiare pissicologia e finiscono per ballare sul tavolo di striscia e ragazzi che credono di essere dei superuomini perchè hanno preso la laurea in qualche pseudo disciplina del isef. Per entrambi hanno tentato l’esame di ammissione a medicina…
Ingegneri non se ne vedono neanche col binocolo perchè, appena formati, sono a Ventimiglia con la valigia in mano ad espatriare.
Tutto vero ! Lo sappiamo da sempre !
Però i cittadini settentrionali DOC votano chi non ha mai lavorato e caccia balle stratosferiche, chi non ha cultura ma agita ruttando il dito, chi non sa amministrare neppure la famiglia ma pretende di governare lo stato, chi arraffa tutto come un barbone ma si erge a difensore del popolo, chi ….ha tenuto il sacco ma, al suono delle sirene, è corso ad infilarsi l’uniforme della guardia, aizzando i botoli contro i vecchi compagni…!!!
E’ la Padania che ci han confezionato, fratelli !
La mama l’è un po’ viscula ed i bagài un po’ trop ciùla !