di GIORGIO GARBOLINO
L'accordo PDL Lega - se si farà - per spartirsi il potere alle spalle di cittadini disorientati o distratti, questa volta rischia di fare danni seri. La proposta di legge congiunta per un regime cosiddetto “semi presidenziale” e con un senato cosiddetto federale si spiegherebbe solo con la crisi d'astinenza dal potere romano dei vertici di questi partiti.
Che uno stato così diversificato come l'Italia non possa che essere governato con un pugno di ferro, è vero, e la storia degli ultimi 150 anni lo insegna, ma il rimedio dovrebbe essere il rivedere il centralismo romano, non il suo rafforzamento. Il curioso è che mentre a livello internazionale si incoraggia un assetto sociale e politico favorevole al nord, anche per uscire dalla crisi (il Financial Times prevede un'eurozona che accolga solo il nord d''Italia, al G20 lunedì scorso il Fondo Monetario Internazionale “suggerisce all'Italia di decentralizzare la contrattazione salariale e introdurre diff
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