di TONTOLO
Il grande risultato delle ultime elezioni non ha permesso alla Lega di avere il numero minimo di deputati per creare un Gruppo parlamentare: era la prima volta che succedeva nella storia.
Un bel guaio dover rinunciare a uffici e prebende, brutto dover tralasciare minuti piaceri come quella famosa cena con fuochi artificiali sul Lago di Bracciano: una bella pacciada in allegra compagnia da 90 mila Euro, uno spuntino fra “onorevoli” da 180 milioni di lirette, giusto un monolocale a Milano o una casetta a schiera in periferia. Quisquiglie cotiane.
Con un abilissimo gioco diplomatico alla Calderoli si sono però convinti due cani sciolti ad aderire al Gruppo per arrivare alla fatidica ventina: il valdostano Rudi Marguerettaz e il campano Angelo Attaguile eletto con l’Mpa di Raffaele Lombardo, una vecchia conoscenza dell’indipendentismo dei bei tempi.
Ma l’Attaguile non è il solo acquisto “arioso” della Lega 2.0. Al Garavaglia, nominato Assessore in L
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