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Processo tanko-2, alla seconda udienza vincono gli indipendentisti

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di LEONARDO FACCO

Ieri, a Brescia, ha vinto l’indipendentismo! Soprattutto quello veneto – sicuramente il meglio organizzato e consistente nella penisola italica – ma anche quello sardo, siciliano, lombardo… Oltre 500 persone han fatto sentire la loro voce, al grido di W San Marco, ed han fatto garrire al vento le bandiere della Serenissima.

Una folla di almeno mezzo migliaio di indipendentisti dunque, giunti soprattutto dal Veneto, si è materializzata sin dalle 9 del mattino. Pacifici, ordinati, ma determinati, i sostenitori del “diritto di secedere” hanno fatto sentire forte la loro voce, al grido di “Par tera, par mar, San Marco” e “Veneto libero”. Un gran bel colpo d’occhio, un gruppo eterogeneo con adulti e bambini, vestiti tutti col gonfalone della Serenissima e, alcuni con una maglietta con sopra scritto “Mi son indipendentista. Arèsteme”!

Nell’udienza che si è tenuta dentro il tribunale di Brescia, dove sono imputati i membri dell’«Alleanza», è stato il momento delle arringhe degli avvocati, in risposta alla requisitoria del Pm Carlo Nocerino dello scorso 4 marzo e delle dichiarazioni spontanee di alcuni imputati, tra i quali Patrizia Badii e Tiziano Lanza. Ma mentre i difensori dei “presunti eversori” svolgevano il loro lavoro in aula, il vero spettacolo si teneva appena fuori dal “Palazzaccio”.

E la pressione esercitata da chi stava fuori, ha sicuramente fatto pesare ancor di più le parole degli avvocati di chi stava alla sbarra dentro. Infatti, l’udienza – nella quale ci si aspettava sia la replica del Pm che una eventuale decisione del giudice (Alessandra Sabatucci) – è stata rinviata al 15 maggio prossimo su invito del giudice stesso, che ha invitato il pubblico ministero a riconsiderare le accuse mosse due settimane fa, in cui secondo Nocerino “auspicare l’indipendenza, piuttosto che il federalismo regionale, piuttosto che l’autonomismo è già finalità di eversione dell’ordinamento costituito. Non è certamente dialettica politica. Il federalismo è dialettica politica. Il regionalismo è dialettica politica. Non è certamente condividere l’indipendenza di un territorio del nostro paese”.

Presente all’udienza anche Doddore Meloni, storico esponente dell”indipendentismo sardo. Tutti i difensori han richiesto il proscioglimento degli imputati. Quando – verso mezzogiorno – è giunta la notizia di una prossima udienza, ha iniziato a correre voce su come organizzarsi fra due mesi e la convinzione che se stavolta c’erano 500 manifestanti fuori dal tribunale, “a maggio ce ne saranno almeno il doppio”. (QUI EVENTO AL QUALE ISCRIVERSI PER PARTECIPARE)

Mi si conceda solo un commento polemico infine: vergognoso il titolo del Corriere del Veneto, che ha scritto che a Brescia c’erano “500 leghisti fuori dal tribunale con le bandiere della Liga Veneta”. L’algoritmo “anti-fake” di Facebook non interviene???

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