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Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. anche in germania

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schaeubledi MATTEO CORSINI

Wolfgang Schäuble: “Ho suggerito di fissare una tassa su ogni litro di benzina, se non ci sono fondi sufficienti nei budget nazionali o in quello europeo. Perché non dovremmo affrontare il problema a livello europeo, se la questione è così urgente?”. Da quanto Angela Merkel ha aperto le porte della Germania (per la verità con un atteggiamento ondivago) ai migranti (soprattutto se richiedenti asilo), i costi relativi alla gestione dell’accoglienza di queste persone sono inevitabilmente aumentati.

Il suo ministro delle finanze, Schäuble, ha quindi lanciato un’idea non troppo originale: introdurre una tassa ad hoc sulla benzina. In questo i governanti italiani sono sempre stati maestri, considerando che ancora oggi paghiamo accise per finanziare la guerra in Abissinia.

La proposta di Shäuble è fastidiosa per almeno due motivi: in primo luogo, perché incoerente con l’atteggiamento generalmente adottato da lui stesso quando si tratta di mutualizzare costi e debiti. Fino a quando i flussi migratori riguardavano più massicciamente i Paesi mediterranei (Italia in primis) il problema non era “europeo”, mentre adesso che Mutti Merkel ha deciso una politica di accoglienza sulla quale gli stessi Paesi scandinavi stanno facendo passi indietro, Shäuble invoca la solidarietà europea. In secondo luogo perché, come affermò Maffeo Pantaleoni, “qualunque imbecille può inventare e imporre tasse”.

E qui c’è l’aggravante che non si tratta neppure di una invenzione…

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1 COMMENT

  1. L’Unione Europea è una scimmiottatura degli Stati Uniti d’America. La cosa assurda è che se alcune tasse, come quelle sui redditi, sono regolate da ogni singolo Stato altre come l’Iva sono uguali dappertutto e così altre tasse. Nell’Unione Europea questo non accade, così in Francia hanno l’Iva al 19,4% e noi al 22%, per fare un esempio.
    Il discorso è anche sulle accise sul carburante, noi abbiamo la benzina più cara dell’Europa. Ogni tanto si sentono discorsi sul fatto che abbiamo tasse basse sulla casa ma chi all’estero le fa non conteggia che abbiamo la pressione fiscale più elevata in Europa, abbiamo tasse sul reddito, Iva e cianfrusaglie varie come Irap ed altre invenzioni diaboliche che più elevate che altrove. Ora la tassa europea sulla benzina. Benissimo ma però si dovrebbe specificare che avendo l’Italia una tassazione sui carburanti elevatissima il governo italiano non deve assolutamente aumentare la tassazione e destinare parte di quella alle casse europee invece che a quelle italiane “senza aumentare la tassazione in altri settori”. In poche parole l’Italia deve e sottolineo deve fare tagli di spesa pubblica per compensare la parte di gettito sui carburanti destinati all’Europa.
    Spero che a breve anche la tassazione diventi “europea”, con le stesse aliquote Iva, che cessi la vergogna per cui un bene in Italia non è detraibile (o parzialmente) mentre altrove si, così sembra che le nostre aliquote siano basse ma la base imponibile è più alta in realtà, che cessino tutti quelle mostruosità come Irap, studi di settore, balzelli vari. In poche parole l’Italia deve avere la stessa pressione fiscale e contributiva degli altri paesi europei, quei soldi le devono bastare e non deve trattare cittadini ed imprese come bancomat.
    Sappiamo tutti che l’Italia non può farlo e l’Unione Europea non glielo chiederà mai. Due buoni motivi per l’indipendenza e per stare fuori dall’Unione una volta tornati liberi.

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