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Quando calderoli criticava la padania per il cappio pubblicato in prima pagina

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de IL POLENTONE

calderoli maiellaOggi il prode bergamasco e vicepresidente eterno del Senato Roberto Calderoli sorprende e si distingue dalla linea ufficiale della Lega Nord schierandosi a favore della pena di morte dopo la recente tragedia francese, quando invece il segretario federale del movimento, Matteo Salvini, continua a professarsi culturalmente contrario alla soluzione capitale anche per i responsabili di crimini così efferati (per lui rimane l’opzione dell’ergastolo e dei lavori forzati).

Ma ci fu un tempo in cui il Calderoli aveva tutt’altre posizioni. Doppiamo risalire all’agosto del 1997. Sulla Maiella furono trovati i cadaveri di due ragazze padovane recatesi in Abruzzi in gita estiva. Poco più tardi fu arrestato un pastore macedone, immigrato clandestinamente in Italia, che confessò di averle violentate e barbaramente uccise. Il giorno dopo l’arresto il quotidiano la Padania, allora diretto dall’amico Gianluca Marchi, pubblicò in prima pagina la grande foto di un cappio, accompagnata da questo ragionamento: l’Italia non fa nulla per arginare e fermare l’immigrazione clandestina (allora proveniente soprattutto dall’altra sponda dell’Adriatico), i reati commessi da questa gente sono in aumento esponenziale, la gente, soprattutto in Padania (destinazione prediletta dei clandestini), è preoccupata e spaventata; di questo passo, concludeva Marchi, si esaspereranno i padani al punto da invocare la pena di morte.

Sapete chi fu il più violento critico di questa scelta editoriale? Proprio il Roberto Calderoli, la cui uscita pubblica costrinse Marchi (per altro mai amato dal dirigente bergamasco) a spiegare che il cappio in prima pagina era stato solo una provocazione (il direttore non era affatto favorevole alla pena di morte) per stigmatizzare il fatto che l’impotenza verso i reati dei clandestini avrebbe prima o poi spinto la popolazione esasperata a invocare e magari pretendere la soluzione estrema. Sta di fatto che il giorno in cui a Padova fu decisa la serrata dei negozi per dare corso a una manifestazione contro ciò che stava avvenendo, gran parte delle vetrine chiuse esponeva la prima pagina del quotidiano della Lega…

Come cambiano i tempi, secondo le opportunità… politiche!!!

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1 COMMENT

  1. Come al solito Calderoli sostiene qualcosa che se non è sbagliato è sicuramente inutile e in questo caso va a ruota della Le Pen: se i terroristi cercano il martirio crede veramente Calderoli che saranno impauriti dalla pena di morte????????

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