Le conseguenze del vergognoso plebiscito truffa che unì il Veneto all’Italia, furono rivolte e manifestazioni di protesta verso restrizioni varie imposte dal nuovo Stato italiano: la proibizione di alcune manifestazioni religiose, la leva obbligatoria, la miseria e la povertà per tutto il popolo veneto, spesso costretto a emigrare in cerca di occupazione.
Altrettanto deleteria è stata la sistematica distruzione del patrimonio culturale e linguistico veneto: l’arroganza unitarista del centralismo italiano si caratterizzava da subito attraverso la volontà annullatrice dell’identità locale. E, purtroppo, non solo in Veneto, anche molti popoli della penisola italica furono vittime dell’espansionismo sabaudo, insieme a brevi testimonianze di questa opera liberticida.
Continua, per far conoscere i fatti veri della storia, il “Percorso culturale” organizzato da Raixe Venete e da Matteo Grigoli nel veronese.
Sabato 30 aprile a Villafranca di Verona alle ore 20.45 presso l’Auditorium Comunale di piazzale San Francesco (vicino al Castello Scaligero), Ettore Beggiato parlerà della Battaglia di Lissa l’ultima vittoria della Serenissima (20 luglio 1866); ai presenti verrà fatto omaggio di una preziosa cartolina sulla battaglia opera di Martina Tauro in arte La Poiana.
Venerdì 6 maggio alle ore 20.45 a Sommacampagna, nella Palazzina degli impianti sportivi di Via Bassa, sarà la volta di Alessandro Mocellin e della sua relazione sul “Referendum 1866 il plebiscito veneto e la sua validità in diritto internazionale”.
Venerdì 13 maggio sempre alle ore 20.45 a Valeggio sul Mincio, nella sala conferenze G. Toffali (entrata dalla piazzetta della Chiesa) toccherà a Aldo Rozzi Marin, Presidente dell’associazione “Veneti nel mondo” relazionare sulla “Grande emigrazione veneta” con a seguire la proiezione del film “Il Leone di Vetro”.