La chiara tentazione sarebbe quella di parlare delle elezioni, argomento di cui, pur turandosi il naso ma non solo quello infatti dovremmo anche coprirci gli occhi per gli orrori che abbiam visto in campagna elettorale, e pure le orecchie per le immense e terrificanti idiozie promesse, delle quali non avremo neppure lo 0,1% . Dicevo dovrei parlare di elezioni, argomento che non si può evitare poiché, ahimé, è come l’aria (pessima) che respiriamo. Ma non lo farò, sia perché mentre sto scrivendo queste povere righe le votazioni non sono ancora iniziate sia perché quando il mio articolino verrà pubblicato sarà giusto il giorno in cui voteremo. Per cui affronteremo tra qualche giorno la suddetta questione.
Oggi, invece, vedo che sui giornali c’è una sorpresa stra-meravigliosa, anzi incredibile e che mi stimola! In quest’ Italia assurda e provinciale, in cui tutti sanno tutto di tutti, anche quello che non si dovrebbe sapere e far sapere, mentre le cose che andrebbero dette, rivelate e controfirmate, tutti fan finta di non conoscerle per l’eterna vigliaccheria o chiamala pure omertà a seconda dei casi, ebbene, ho saputo di un segnale straordinario che ribalta tutto: al Tribunale civile di Napoli, il giudice Antonio Lepre (la lepre, nella simbologia degli animale significa “velocità” e ne avevamo bisogno) ha condannato il redditometro, il famosissimo redditometro, perché determina “la soppressione definitiva del diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata, a poter gestire autonomamente il proprio , a essere quindi libero nelle proprie determinazioni senza dover essere sottoposto all’invasione del potere esecutivo, senza dover dare spiegazioni e subire intrusioni su aspetti anche delicatissimi della propria vita privata, quali la spesa farmaceutica, l’educazione e mantenimento della prole, la propria vita sessuale”. Ma ci pensate?! Onde per cui la sentenza ordina all’Agenzia delle Entrate di non usare il redditometro stesso. Ma tutto ciò è incredibile! Non pensavo che certe favole potessero accadere nel nostro Paese. E queste non sono le sole spiegazioni. Infatti il giudice Lepre aggiunge che il redditometro non è solo illegittimo ma anche radicalmente nullo, fuori dalla legalità costituzionale e comunitaria.
E’ chiaro che ci siano grandi evasori da scovare, ma è altrettanto vero che lo Stato ha sempre ipotizzato ed impicciato di nostri argomenti personali, spesso inventandosi quel che non c’è, redditi che non ci sono o non ci sono più. Anche a me capitò una situazione, anzi due, del genere. Erano gli ultimi anni della Lira e in particolare proprio nel 2001, poco prima dell’entrata dell’Euro, mi giunse comunicazione che dalla mia dichiarazione dei redditi mancavano, secondo le loro tabelle, 20 milioni di Lire di tasse da pagare. Fu un colpo terribile! Sicuramente qualche anno prima, avendo anche contratti televisivi con Rai e prima con Fininvest, avevo guadagnato ben di più che in quel 2001 ma la vita artistica in particolare, come credo qualunque libera professione, ha momenti di salita e di discesa. Conclusione: poiché quelli delle Entrate sono in fondo dei furboni, non come il giudice Lepre ma come il gatto e la volpe, dopo numerosi incontri all’Ufficio delle Entrate, mie documentazioni varie, ecc. dissero che in fondo andava bene che io pagassi non 20 milioni di Lire ma solo 5. Cosa che io feci, ma di sicuro son proprio dei buffoni! Quando c’è di mezzp un morto tu non sei un cittadino libero e innocente, sei, anzi siamo, tutti assassini compreso chi non ha fatto nulla!
Certo che questa sentenza mi rende più libero, è un bel segnale. Il giudice Lepre non potrebbe essere il primo segnale di una grande prospettiva di governo?
– Il Giudice LEPRE (velocità) condanna il redditometro stesso.
– Il nuovo Primo Ministro on. AQUILA (potenza e fierezza) prenderà per mano gli italiani conducendo sulla buona strada il nostro paese, aiutato anche dal Ministro dell’Economia on. CICOGNA (fertilità) che creerà prospettive per le Imprese e soprattutto per i giovani.
– E se come Primo Ministro dovesse andar buca con AQUILA ci andrebbe bene anche LEONE come primo ministro (non quello che fu ma colui che simboleggia “il coraggio”).
– Diamo il benvenuto ed un augurio di buon lavoro al nuovo Ministro del Lavoro on. APE (operosità e sviluppo) lontanissimo dal ex Ministro Fornero.
– Un altrettanto caloroso augurio a tutto il nuovo parlamento formato dagli onorevoli CANE (fedeltà) e FORMICA (laboriosita’) sicuri che si autodimezzeranno perché sono troppi e inutili. (Erano quasi tutti onorevoli CICALA, ovvero l’imprevidenza).
– Il prossimo Presidente della Repubblica Italiana sarà il signor TARTARUGA (saggezza).
– Non si potrà rinunciare al nuovo Ministro della Giustizia on. GAZZELLA ( agilità e sveltezza) mentre non vogliamo l’ on. CAPRA (ignoranza) come Ministro dell’Istruzione.
– Come supevisore del tutto l’ on. COCCINELLA (fortuna) sarebbe perfetto perché ne serve tanta.
In ogni caso, al di là degli scherzi, per il momento mi basta un grazie al giudice Lepre, con lei mi sento un po’ più libero, come un GABBIANO.