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Referendum in grecia, il ‘no’ vince col 61,31%

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Il ‘No’ ha ottenuto una netta vittoria. I risultati definitivi del referendum mostrano che il voto contrario al piano dei creditori Ue ha ottenuto il 61,31% contro il 38,69% del ‘Sì’. I greci hanno quindi respinto massicciamente la proposta dei creditori internazionali.

I risultati finali delle urne pur rivelandosi superiori alle previsioni della vigilia, confermano tutti i sondaggi delle tv greche, i quali davano i contrari al piano dei creditori Ue in vantaggio rispetto ai favorevoli. Ant1 dava il ‘No’ al 51% contro il 37% di ‘Si’. Mega dava il ‘No’ al 51,5%, il ‘Sì’ al 48,5%. Per Skai il ‘No’ sarebbe stato al 52% contro il 48% di ‘Sì’, mentre Star dava il ‘No’ al 49% contro il 46% di ‘Sì’. I dati si riferivano a sondaggi, non exit-poll, condotti dalle varie televisioni non all’uscita dalle urne.

Secondo l’indagine demoscopica della Tv Ant1, il voto per il ‘No’ sarebbe così suddiviso per fasce d’età: 18-34 anni: 67%. 35-55: 49%. Over 55: 37%. I seggi sono rimasti aperti dalle 7 alle 19 (le ore 18 in Italia). L’affluenza è stata di circa il 65% degli aventi diritto al voto. La consultazione è pertanto valida avendo superato il quorum fissato dalle autorità di Atene al 40%.

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2 COMMENTS

  1. Mentre la gente si prende a pugni fra il si e il no senza avere chiara la situazione che ha trascinato non soltanto la Grecia ma tutta l’Europa nel caos dei debiti, si tenta o meglio i sciacalli della politica hanno vinto ancora una volta mentre le masse disinformate e confuse si battono in favore o contro un particolare intoppo senza importanza poichè il si o il no non cambiano il comportamento dei Partiti, non sapendo che in fondo sono tutti uguali nel privilegiare le proprie tasche.
    Dove sono finiti i soldi dei debiti Greci? Sempre li, nel sistema che crea confusione per trarre profitti per i Politici.
    Pare che le ultime Olimpiadi di Atene furono preventivate per un Miliardo e mezzo di Euro ed a lavori finiti sono costati trenta miliardi.
    Per fare un esempio che mette in relazione di onestà le nostre capacità Politiche Italiane con la prova dei nostri mali Nazionali, il nostro Paese inizia ad uscire dalle righe dei conti pubblici dal 1970, quindi ne é passata di acqua sotto ai ponti della Politica senza risolvere il problema che é andato crescendo sino ad arrivare alla situazione attuale.
    Cosa sarà del nostro Paese se i nostri creditori internazionali per ragioni speculative dovessero improvvisamente chiedere il rimborso dei nostri debiti che ammontano a sette volte i debiti della Grecia?
    Il punto dolente di tutti i mali si incatena sempre nella Politica la quale ha assunto troppe libertà che permettono di inginocchiare sempre più i lavoratori unici produttori di reddito, i quali devono rispondere di tutte le mancanze da parte della mala Politica e della mala Giustizia.
    Ma il nostro male apparentemente si intreccia in modo più pericoloso di quello della Grecia, con l’inferno di fuoco Nazionale che pone tutti contro tutti per cause di Potere, generando tanta confusione fra le deboli menti, ed hanno origine negli insegnamenti della nostra Fede in forte recessione, la quale per millenni a guidato le masse alla sopportazione, alla preghiera e al perdono per il trionfo del Potere.
    I Greci molto prima dell’insediamento del Potere della Chiesa, ci avevano insegnato che la vera Democrazia é fonte di uguaglianza, di rispetto, di Giustizia e di fratellanza, tutte virtù che si sono perse con lo sviluppo dei Partiti di interessi personali di Gruppi di potere, inclusi i Sindacati e i Partiti della Chiesa.
    Anthony Ceresa

  2. Ieri sera una cara amica mi ha mandato un sms che diceva così : “Almeno i Greci sono più avanti di noi”.
    Le ho risposto : I referendum sono arnesi della demoKrazia, non hanno nulla a che vedere quindi con la Libertà. Pertanto un SI o un NO, cambia solo il lucchetto alle catene degli schiavi.

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