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Elezioni regionali, il giudice estromette “indipendenza noi veneto”

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INDIPENDENZA-NOI-VENETOindipendenza venetadi REDAZIONE

Troppo simile, quasi uguale, con sospetto di essere una scopiazzatura che potrebbe fare confusione agli elettori. Il tribunale di Venezia ha bocciato una delle liste che sostenevano il leghista Luca Zaia, dal 2005 ininterrottamente ai vertici regionali, a parte la breve parentesi di ministro dell’Agricoltura, prima come vice di Giancarlo Galan e poi come presidente.

La lista in questione si chiamava “Indipendenza noi Veneto con Zaia”. Nei giorni scorsi non erano mancate proteste da parte dell’altra lista con un nome molto simile, l’ormai storica “Indipendenza Veneta” del noalese  Alessio Morosin, candidato alla presidenza della Regione al pari di Zaia.

I giudici di Venezia hanno ritenuto giusta la protesta e bocciato la lista “Indipendenza Noi Veneto con Zaia”, ritenendola troppo simile a quella di Morosin nel simbolo e nel motto. La lista era composta dai candidati Roberto Agirmo, Ilaria Padoan, Mario Ciriello, Antonella Guolo, Leopoldo Bottero, Federica Costantini, Sergio Pizzal, Beatrice Pege e Ives Presotto.

Il capolista per la provincia di Venezia, Roberto Agirmo, ha presentato ricorso. (TRATTO DA LA NUOVA VENEZIA

COMUNICATO UFFICIALE DI “INDIPENDENZA NOI VENETO”

Il presente comunicato stampa si rende necessario al fine di smentire notizie che si stanno diffondendo sull’esclusione della lista Indipendenza noi Veneto con Zaia , dalla prossima tornata elettorale per le elezioni Regionali del Veneto.

Allo stato attuale delle cose, non vi è stata alcuna esclusione della lista, invero esclusivamente la commissione di Venezia ha ritenuto che non il simbolo, bensì esclusivamente il sostantivo “Indipendenza” potesse essere fuorviante per l’elettore. Si fa notare che nelle restanti sei province PD,RO,VI,BL,TV,VI nessun’altra commissione ha rilevato problemi nella presentazione delle liste ed infatti in tutte le altre province sono regolarmente state accettate le stesse.

Indipendenza noi Veneto, certa che il proprio operato sia assolutamente corretto, intende quindi proseguire tutte le vie, affinché non vi sia la necessità, (per la sola provincia di Venezia ), di dover modificare un sostantivo per poter vedere la propria lista giustamente al suo Posto il 31 maggio 2015.

Ufficio Stampa

LUCA AZZANO CANTARUTTI: “Informo che la commissione elettorale di Venezia non ha escluso la nostra lista ma ha formulato “invito a presentare nuovo contrassegno entro le ore 9.00 di lunedì 4 maggio ” (testuale). In altre parole ci invita a modificare il simbolo. La decisione, solo di 1° grado, vale esclusivamente per la lista della provincia di Venezia. Nelle altre province nessun problema. Ovvio che faremo ricorso alla Commissione regionale. Non c’è alcuna esclusione e non ci sarà sino alla decisione definitiva, che valuterà la decisione della provincia di Venezia rispetto a quella delle altre 6 (a nostro favore)”.

ECCO IL DOCUMENTO DEL TRIBUNALE CON LA DECISIONE SULLA RICUSAZIONE DEL SIMBOLO

(clicca e ingrandisci) 

documento-tribunale-venezia

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1 COMMENT

  1. fatemi capire , questi avevano un altro nome e in vista delle elezioni l’hanno cambiato per racimolar voti ? patetici , spero che queste furberie vengano ripagate con la stessa moneta da chi andrà a votare , brava indipendenza veneta che con le proprie forze lotta contro il sistema mafioso che imperversa anche in veneto

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