Nulla di nuovo, verrebbe da dire, sotto il sole (non più delle Alpi) dell’indipendentismo veneto, perennemente in battaglia con se stesso e tra i vari rappresentanti che si dividono fra i diversi partiti, movimenti, organizzazioni.
Prossimi ormai alle elezioni regionali, cominciano addirittura a scattare le denunce. Roberto Agirmo, candidato con la lista “Indipendenza Noi Veneto” (schierata a sostegno di Luca Zaia) ha deciso di denunciare alla Polizia postale un indipendentista della lista concorrente, sostenitore o candidato non è dato sapersi. Secondo quanto riporta la stampa locale, “Agirmo sarebbe stato minacciato via chat privata” e addirittura “il molestatore avrebbe modificato i post di altri candidati del movimento di cui Agirmo è parte, stravolgendo il senso ed il significato dei post arrecando un danno d’immagine al movimento che lui stesso rappresenta, dietro la parvenza della satira”.
Il campo di battaglia è il più diffuso tra i social-network, ovvero Facebook, dove la campagna tra “Indipendenza Veneta” e “Indipendenza Noi Veneto” è al calor bianco, soprattutto da quando la battaglia in tribunale sull’ammissione, o meno, della lista che sostiene Zaia è stata persa da Indipendenza Veneta. Agirmo afferma di aver anche cercato di convincere Morosin e Chiavegato a dissociarsi da certi comportamenti, ma sostiene anche di non aver avuto risposte, ragion per cui è passato direttamente alla presentazione di un esposto.
Al voto mancano due settimane. I sondaggi danno nettamente in testa il presidente uscente. Ma il punto non è questo, il vero scontro è fra le due liste di cui sopra, che un tempo raccoglievano molti dei loro candidati sotto un unico simbolo. Entrambe ritengono di essere le uniche depositarie del “voto utile” per un futuro Veneto indipendente.
Doppio mah…
Mah…