di MATTEO CORSINI
“Il modello della Pubblica Amministrazione per i cittadini è l’i-Phone: una schermata con un unico codice e tante applicazioni. Arriveremo a pagare le tasse con un sms”. Sono dodici mesi, ormai, che Renzi racconta agli italiani che quando verrà approvata la riforma impostata dal ministro Madia (è a lei che viene attribuita, anche se qualche dubbio sulla maternità a me rimane, sentendola parlare) la pubblica amministrazione diventerà un fiore all’occhiello dell’Italia.
Renzi ammette che il tutto non avverrà dall’oggi al domani, ma considerando il punto di arrivo annunciato suppongo sia lecito dubitare che la destinazione possa essere raggiunta anche dopodomani o il giorno dopo ancora.
Chissà poi perché la prima cosa che gli viene in mente sono le tasse, che, così va dicendo da mesi, arriveremo a pagare con un sms. Suppongo che questo faccia il paio con l’affermazione che ne paghiamo già meno da quando governa lui, il che però si scontra con l’evidenza empirica.
In ogni caso, accostare la PA italiana all’i-Phone mi sembra troppo anche per Renzi. Probabilmente si tratta dell’interpretazione renziana dello “stay foolish” di Steve Jobs.
Completamente fuori squadro.