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Renzi resuscita il ministero per il mezzogiorno. e il nuovo partito italico approva

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de IL POLENTONE

S/W Ver: 85.9B.E5PDopo un presidente della Repubblica arrivato in missile direttamente dalla Prima Repubblica, ecco che appare all’orizzonte un vero incubo sempre proveniente da prima del 1992. L’ineffabile presidente del Consiglio fiorentino sta infatti pensando di riportare in vita il ministero per il Mezzogiorno, che in realtà non è mai stato del tutto cancellato, ma dai tempi di Tangentopoli ha perso la dignità di “portafoglio” per finire abbastanza nascosto dentro il dicastero del’Economia. Per fare che? Ma per gestire quattrini a favore delle cosiddette aree disagiate del paese, quelle meridionali ovviamente, soldi provenienti dalla Ue, le uniche palanche ormai esistenti. E come candidato ministro di chi si parlava? Ma dell’ennesimo siciliano, anzi siciliana, perché in pole position viene data la piddina di minoranza Anna Finocchiaro, forse a risarcimento perché le è stato fatto annusare il Quirinale, per poi essere scaricata durante l’ascesa al Colle. Poi, però, Renzi ha citato anche Pina Picierno tra le papabili.

Già che ci siamo Renzi potrebbe rimettere in piedi anche il carrozzone italico per eccellenza, la mitica Cassa del Mezzogiorno, che in alcuni decenni di disastri ha sperperato ben 280mila miliardi di vecchie lire senza cambiare di una virgola lo status economico del Mezzogiorno, salvo aver ingrassato i potentati locali.

Che dirà il partito territoriale del Nord circa il progetto di resuscitare il ministero per il Mezzogiorno? Probabilmente un bel nulla: come potrebbe opporsi a un qualcosa che interessa l’area di sviluppo (sic!) del nuovo partito nazionale italico destinato a nascere sulle ceneri del Carroccio? Come cambiano i tempi… anche se ieri a l’Aquila Matteo Salvini è stato caldamente invitato ad andare fuori dalle palle, perché da quelle parti i leghisti non li vogliono. Amen!

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