La maggior parte dei confini in Africa sub-sahariana sono stati disegnati dalle potenze imperiali europee che erano allegramente ignari di sistemi politici preesistenti e altrettanto allegramente ignari di divisioni etniche. La mancata corrispondenza risultante tra la mappa politica e la mappa culturale ha alimentato più di un movimento separatista ma lo status quo rimane sacrosanto. L’opinione tra i leader africani – e la comunità globale – è che gli stati esistenti devono essere mantenuti come sono per paura di creare un precedente che potrebbe scatenare la ribellione etnica in tutto il continente. Ovviamemente noi non non siamo d’accordo su questo.
Ma non tutti i movimenti separatisti in Africa si basano su confini imposti dagli europei. I leader del Somaliland – infatti – non cercano di stravolgere lo stato ma di tornare indietro a confini pre-coloniali della loro regione. Essi sottolineano che l’attuale assetto istituzionale è stato istituito nel 1993, quando l’Eritrea – ex colonia italiana – raggiunse l’indipendenza dall’Etiopia, che avevano annesso nel 1951.
I leader della autoproclamata Repubblica di Ambazonia – o Ambazonia – in Camerun occidentale si fanno la stessa domanda. La loro terra – sostengono – è stata illegalmente incorporata in Camerun, quando una piccola colonia britannica è stata unita a una più grande colonia francese nel 1961, un anno dopo l’indipendenza. Il movimento per una Ambazonia indipendente è non violento – la maggior parte delle volte inascoltato – ricevendo poco sostegno da altre organizzazioni. Nel 2005 – tuttavia – riceve il sostegno da parte dell’Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati (UNPO).
Dalla colonizzazione al sentimento secessionista in Ambazonia
Il movimento secessionista nasce dopo la disposizione delle colonie africane della Germania dopo la prima guerra mondiale. Dalla fine del 1800 fino al 1916, la Germania dominava su un vasto territorio – l’attuale Camerun – fino a raggiungere il cuore del Sahel vicino il Ciad. Nel dopoguerra, la maggior parte del Camerun passa alla Francia , ma la Gran Bretagna ha ottenuto la fascia nord-occidentale adiacente alla sua base dell’Africa occidentale in Nigeria. La Gran Bretagna ha amminstrato questa regione attraverso la Nigeriama non come parte della Nigeria – era in sostanza – una colonia dentro una colonia. Indipendentemente dalla natura indiretta dell’amministrazione britannica, la lingua inglese si è diffusa nella regione, mentre la lingua francese è di fatto la lingua ufficiale nel Camerun.
A seguito della decolonizzazione della zona – esattamente nel 1960 – il problema della regione amministrata dagli inglesi inizia a farsi sentire. I sentimenti popolari della regione di fatto non si sentono appartenere alle due ex-colonie (Nigeria e Camerun) quindi nasce il sentimento di indipendenza. Il Camerun settentrionale – una regione musulmana – ha optato per l’unione con la Nigeria, mentre il sud – in gran parte di fede cristiana – scelse l’unione con l’ex colonia francese. Il risultato finale è stata la creazione della Repubblica Federale del Camerun, la cui natura federale ha permesso una notevole autonomia agli alla regione anglofona – di fatto l’Ambazonia – prevenendo disordini basati per motivi linguistici. La modifica nella costituzione – nel 1972 – tuttavia proclama la Repubblica Unita del Camerun. Con la creazione di un governo unitario, il popolo delle ex provincia britannica ha iniziato a sentirsi emarginato. A seguito della perdita dell’autonomia regionale la Repubblica di Ambazonia fu proclamata il 31 dicembre del 1999.
Il movimento indipendentista – purtroppo – ha ricevuto scarsa attenzione nei media globale. Il Washington Times ha pubblicato un articolo nel 2008, intervistando i leader di un movimento poco conosciuto ai media, ma di notevole impatto sulla geopolitica africana.
Dispute politiche tra anglofoni e francofoni non sono rari in Camerun. Lo stesso accade per il Ruanda un paese tradizionalmente di lingua francese che intraprese una strada anglofona da quando un movimento ribelle a base ugandese prese il potere dopo il genocidio del 1994. Eppure, in Camerun, un ritorno alla precedente costituzione federale potrebbe risolvere i problemi…specialmente in una zona così ricca culturalmente e linguisticamente…