di GIANFRANCESCO RUGGERI
- Roma è la città che ha cercato di affossare il Festival del Cinema di Venezia con un analogo festival, quando neppure nella centralista Francia Parigi osa far la guerra a Cannes.
- Roma è la città che ha sottratto a Malpensa il ruolo di aeroporto intercontinentale che le spettava.
- Roma è la città che ha sottratto a Milano e Torino la televisione di stato, che qui da noi è nata.
- Roma è la città che ha cercato di sottrarre il Gran Premio di Formula Uno a Monza.
- Roma è la città che ha sottratto a tutti noi padani 600 milioni di euro per essere salvata.
- Roma è la città che sottrae ogni anno a tutti noi padani una svalangata di risorse con la scusa di essere la capitale: capitale de che?
Tutto ciò va bene e deve andare bene a tutti, perché il sistema i-taglia vuole così, ma se la Juventus vince 3-2 con due rigori che Capitan Totti, il supereroe de noantri, giudica inesistenti, ecco che avviene la fine del mondo, ecco la vera vergogna d’Italia, ecco il crimine massimo, i giornali e le tv si tracciano le vesti, gli opinionisti piangono in diretta e la borsa crolla!
- L’i-taglia è il paese che da decenni perpetra ai danni di noi padani una sistematica spoliazione, siamo arrivati a 100 miliardi all’anno.
- L’i-taglia è il paese che da decenni perpetra ai danni di noi padani un sistematico genocidio culturale.
- L’i-taglia è il paese in cui nulla funzione nonostante le tasse siano le più alte al mondo.
- L’i-taglia è il paese in cui qualsiasi delinquente può commettere il reato che vuole e sa che nella peggiore delle ipotesi sarà giudicato con i guanti di velluto e presto liberato con un indulto ad hoc.
- L’i-taglia è il paese in cui qualsiasi extracomunitario può andare e venire a suo piacimento e farla liberamente da padrone, mentre ormai noi siamo ospiti a casa nostra.
Noi dobbiamo subire tutto ciò e guai a protestare, perché il sistema i-taglia vuole così, ma se la Juventus vince 3-2 con due rigori che Capitan Totti giudica inesistenti, allora capita che un parlamentare della repubblica, tal Marco Miccoli del PD, decida addirittura di presentare un’interrogazione parlamentare e una denuncia alla Consob per turbativa di mercato. Pensate un po’, questo signore, membro della casta politica più cara e meno produttiva al mondo, trova persino il tempo per preoccuparsi… de öna partìda de fùbal!!!! Ritenete voi che si meriti lo stipendio che gli pagate?
Dopo aver sentito Capitan Totti lamentarsi che “la Juve dovrebbe fare un campionato a parte”, la moglie di Andrea Agnelli, la sciura Emma Winter ha dichiarato: “Mi auguro che Totti se ne vada e giochi nel suo di campionato”. Grazie signora Winter, grazie perché mi ha tolto le parole di bocca, non sa da quanto tempo vorrei che Totti se ne andasse e giocasse nel suo campionato, un altro campionato, e che con lui se ne andasse fuori dai piedi tutta Roma e tutta l’i-taglia. VEDI QUI
Io non so se la Juve abbia “rubato” la partita, ma se anche così fosse sarebbe una gioia doppia, non solo perché la Roma ha perso, ma anche e soprattutto perché per una volta sarebbero loro a provare cosa significa subire un’ingiustizia! Che si facciano il loro campionato, il prima possibile!
L’impressione è che l’itaglia sappia che prima o poi avremo l’indipendenza e cerchi di rubare tutto il rubabile fin che può.
Un dato di oggi mi ha colpito: in 4 anni si sono persi 1 milione di posti di lavoro nel settore privato (nel pubblico sono ancora tutti li davanti alla macchinetta del caffé….). In Svizzera c’è un dipendente pubblico ogni 60 abitanti, in Italia uno ogni 17. Più o meno abbiamo un milione di dipendenti pubblici in eccesso. Se l’itaglia non fosse il fallimento che è (ma meglio così se no sarebbe dura parlare di indipendenza) avrebbe licenziato un milione di dipendenti pubblici, che essendo in eccesso non comportava alcuna diminuzione dei servizi, la spesa per gli stipendi pubblici ammonta a 160 miliardi, tagliandola di 1/4 si potevano ridurre le tasse di 40 miliardi, il milione di dipendenti privati “produttivi” erano ancora al loro posto.
Poi se lo Stato fosse ben amministrato faceva un default sul debito pubblico del 50% si tagliava la spesa pubblica di altri 40 miliardi per gli interessi, se portava tutte le pensioni al sistema contributivo ( e tanti saluti alle ingiustizie delle babypensioni, pensioni d’oro, pensioni sociali), faceva controlli serrati sulle false pensioni d’invalidità, tagliava la spesa sanitaria o la privatizzava come in Svizzera e finalmente faceva la lotta all’evasione dove va fatta (punte del 70% in Calabria) adesso staremo a discutere di come noi abbiamo evitato la crisi ed abbiamo una delle tassazioni più basse in europa. Possiamo riuscirci ma solo con l’indipendenza.
occhio che il default non diventi far perdere il 50% dei loro investimenti a padani che hanno titoli di stato, senò a danno aggiungi danno. La ristrutturazione potrebbe essere fatta sul debito estero come ha fatto l’argentina che ha pensato bene di tutelare i suoi cittadini.
Per il milione di statali in esubero dare un’occhiata:
http://www.formiche.net/2013/04/11/un-milione-di-statali-di-troppo/
Da prendere con le molle: è la stima di un prodiano, quindi certamente mooolto prudenziale.
Diciamo che i milioni sono due o tre…
Sul fatto che l’itaglia sappia o meno che prima o poi… ma nooo, stiamo parlando di parassiti deficienti! Sapessero di non sapere una beneamata fava, sarebbero già troppo consapevoli!
Tutto giusto, tutto vero. Ma non è Roma che nel 1860 ha conquistato il Nord e unificato l’itaglia, è stata la città della giuve che ci ha regalato questa meravigliosa patria. Come premio per quest’impresa che ha inguaiato milioni di persone e generazioni di discendenti non gli dovrebbe essere permesso di iscriversi al campionato di serie A, altro che campionato a parte.
Questa è una vecchia storia che ancora si tramanda ma che non è detto sia esattamente vera, tu riporti la versione popolare. Poi la verità è che garibaldi è andato dove è andato con il contributo fondamentale degli inglesi, l’appoggio di gran parte delle classi agiate meridionali, che hanno pensato bene di cambiar tutto perchè nulla cambiasse, senza contare i tanti borbonici e tanti padani doc non piemontesi che da tempo si erano installati a torino ed incitavano ad unire l’italia. L’unità è stata fatta dai savoia, non dai torinesi, con l’appoggio di tanti italiani in senso lato ben distribuiti sul territorio.
Esatto. I Savoia non saranno er mejo… Ma Cavour soprattutto mirava CHIARAMENTE ad una federazione del Nord. Lui, D’Azeglio ed altri guardavano ai napoletani con orrore… Inculo a Garibaldo e a chi lo aiutò…