di GIANMARCO LUCCHI Piange, ma non si dimette. Non chiede scusa («perché non ha niente di cui scusarsi», sostiene chi ha parlato con lei). Lascia il posto di vicepresidente vicario, ma resta vicepresidente del Senato. Si dice «vittima di una battaglia politica». «Dal banco della presidenza intendo dare una risposta unicamente istituzionale» a questa situazione:…
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