di REDAZIONE
Dal No Tav al No Tap il passo è breve e soprattutto il presupposto è lo stesso: la lotta per il proprio ambiente e/o paesaggio. Il “No Tap” è un comitato salentino contro il gasdotto e le associazioni riunite sotto il simbolo sono diverse, tutte con l’ intendo di fermare l’ennesimo scempio sulla costa otrantina e fermare la nascita di un nuovo megagasdotto già autorizzato.
Il comitato ha già un gruppo facebook, con già oltre 1000, che serve per informare e sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica per scongiurare, come si legge nella nota: ”l’improba possibilità di perpetrare un altro inutile e gigantesco scempio ambientale che andrebbe a compromettere territorio, paesaggio e salute e incolumità dei cittadini, derivante dalla realizzazione della Trans Adriatic Pipeline, il faraonico gasdotto che prevede di portare il gas dal Mar Caspio sino all’Italia meridionale”. La zona in cui la piattaforma di sondaggio marino è stata fotografata è una di quelle zone riconosciute “per gli ambienti naturali e marini di altissimo pregio e di inestimabile valore ambientale, fortemente tutelati per la presenza di tipica macchia mediterranea”.