di LEONARDO FACCO
Tutto ebbe inizio con "Blocchiamo l'Italia". Lo annunciò Salvini, con il solito brio da spaccone, come piaceva all'Umberto: "Niente consumi, niente lavoro e manifestazioni di piazza", promise. Lo ha detto anche a Ponte di Legno, intervistato dall'ultimo dei guitti del giornalismo forzitaliano, Paolo Del Debbio (VEDI QUI). Dal "Capo" al "Capitano", però, poco è cambiato. Alla politica degli annunci continua a seguire puntualmente quella del "Franza o Spagna purché se magna". Così, la tre giorni che avrebbe dovuto mettere in ginocchio l'Italia è diventata - per dirla con le parole del mio amico Patrik Riondato - "il più grande raduno di parassiti della storia", che ha come opportuna location Bologna.
Basterebbe non essere accecati dall'ideologia per sapere che i roboanti annunci della Lega, soprattutto in materia di disobbedienza civile e fiscale, sono utili solamente ai giornali di regime per sparare qualche titolone schifato in prima pagina. Ri
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