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Salvini: la lega non ha abbandonato l’indipendenza della padania

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Salvinisuddi REDAZIONE

Matteo Salvini ha rivendicato che la sua Lega Nord non ha abbandonato i temi del federalismo e dell’indipendenza della Padania. “Stiamo lavorando ad una grossa iniziativa con Gilberto Oneto per la prossima primavera sull’indipendenza della Padania e l’autonomia dei territori”, ha affermato il segretario federale della Lega Nord, sollecitato da una domanda sul tema da un ascoltatore di Radio Padania.

“Il problema e’ come arrivare al riconoscimento dell’autonomia ed a quello che Miglio riteneva la valorizzazione delle diversita’: devo avere i numeri”, ha proseguito, “Renzi sta facendo l’esatto contrario ma noi ci stiamo preparando ad andare al governo ed a rivoltare tutto”. (Agi)

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11 COMMENTS

  1. Mi e’ capitato spesso di leggere buoni articoli dell’Arch. Oneto in questo giornale, come ad esempio un bellissimo articolo pubblicato circa un anno fa intitolato “Sopritendenze e Prefetture il peggio della tracotanza italiana”. Lectio magistralis.

    Quando scrive di politica e in particolar modo della Lega Nord invece non mi appassiona. E mi preoccupa in quanto l’arch. Oneto e’ editorialista nonché cofondatore di questo ottimo giornale web. Mi preoccupa perché quasi un terzo degli articoli che pubblica sono riferiti o riferibili alla Lega Nord – credo sia inutile che esprima il mio pensiero su questo partito…..

    Se poi Salvini addirittura ha in serbo per voi padani (io sono Veneto) l’ennesima boutade avvallata o appoggiata dal Nostro – naturalmente il prossimo anno perché come sempre un anno si ed uno no quest’anno abbiamo elezioni regionali… be’ mi preoccupo ancora di piu’. Non che perda il sonno per carita’, la linea editoriale la sceglie ovviamente l’editore mica i lettori. Ma i lettori (come gli elettori peraltro), giustamente possono fare l’unica cosa che gli e’ concessa, ovvero smettere di leggere questo foglio.

    Sarebbe una tristezza vedere questo giornale scivolare su appoggi piu’ o meno velati a quel Partito che da piu’ di vent’anni ruba i sogni ai popoli del nord. Questa non vuol essere una critica disfattista tutt’altro. Voglio ringraziare chi ha ideato questo giornale, chi lo ha diretto tra mille difficolta’, le persone che ho conosciuto ovvero il Direttor Marchi e il codirettor Facco, che stimo prima come uomini ancor prima che come giornalisti.

    • Spettabile Sandro Migotto, te lo spiego per l’ultima volta (come ho fatto con altri). Il MiglioVerde non è un giornale di partito, e nemmeno di fazione, e nemmeno personale (non è un blog). Ha una linea editoriale chiara: indipendentismo e liberalismo coerente. Detto ciò, trattandosi dei nostri argomenti, mettiamo qualsiasi notizia che abbia attinenza con l’indipendentismo e con la libertà (anche scrivendo controcorrente rispetto a temi tipo quello Russo, pur senza pensare che Putin sia un esempio di libertà). Questa notizia che commentiamo è battuta da un’agenzia, non è frutto di elucubrazioni di qualche redattore e dice (cosa a cui io e te e mille altri possono non credere) che Salvini “tornerà a parlare di indipendenza della Padania”.
      Ora, è mio dovere di cronista (ancor prima che opinionista) riportare queste notizie e il fatto che vengano riportate, non dà adito a nessuno di accostare la testata alla Lega Nord, piuttosto che ad altri movimenti e partiti. Da sempre, su MiglioVerde ci sono articoli critici, anzi molto critici, sulla Lega Nord (cerca quelli che ho scritto io ad esempio) ed altri critici ma speranzosi, ovvero di persone che ancora si augurano che la Lega torni ad essere un partito secessionista. Il mio dovere è riportare tutto.
      La dimostrazione che il MiglioVerde fa il suo lavoro molto bene, è che puntualmente veniamo criticati da un indipendentista veneto, uno piemontese, uno lombardo, uno napoletano ecc. ecc. perchè non trovano scritto ciò che vorrebbero loro. Mi spiace, finché il mio nome (ma posso dire la stessa cosa di Marchi, Oneto ed altri collaboratori) sarà su questo giornale (che ho fondato e co-dirigo insieme al direttore) il MiglioVerde non sarà mai il bollettino di nessuno. Sbagliamo in qualcosa? Certamente, mica siamo infallibili, ma chi lavora e fa informazione (LIBERAMENTE, noi non abbiamo soldi pubblici né prendiamo soldi da parlamentari, né prendiamo finanziamenti da qualche partito) sbaglia anche, magari pubblicando notizie che non piacciono neppure a noi. Ma questa è la nostra linea editoriale. E finché avremo gli abbonati che ci sostengono andremo avanti. Se non ne avremo più, ahim, chiudiamo. Già una volta, ho sbagliato a fidarmi di certi cialtroni pseudo indipendentisti, mi è bastato.
      Con cordialità, aiutaci a trovare qualche abbonato.
      Leonardo Facco

      • Mi sta bene quasi tutto. Non ho nulla da insegnare a nessuno specie su un mestiere che non e’ il mio. Semplicemente prendo atto, da lettore, che su 10 articoli che pubblicate di media 3 riguardano bene o male la Lega Nord. Che permettimi, nulla o poco hanno a che fare con l’indipendentismo e liberalismo coerente.
        Con stima, amicizia.

        PS Non manco mai di farvi pubblicita’…..

        • D’accordo anch’io. Questo è un giornale con una linea editoriale precisa ed è tenuto a dare le notizie più o meno connesse con tale linea. Inoltre a differenza di tanti altri è sostenuto materialmente solo dai suoi lettori. Però, almeno per quanto mi riguarda, il disgusto per la Lega e il ventennio che abbiamo alle spalle (forse) è tale che è diventato addirittura fisico, come quando d’estate si passa accanto ai cassonetti pre-differenziata. E quando leggo una notizia come questa, dove si parla chiaramente di una collaborazione di Oneto al progetto salviniano per un rilancio della questione padana (mettiamola così), la sindrome mi ritorna con le conseguenze del caso.

  2. Annuncio roboante che avrà esito analogo allo sciopero fiscale del 16 novembre??? sembra già un successo che Salvini sia riuscito a dire la parola Padania per di più associata alla parola indipendenza… sarebbe belle rileggere tutte le sue ultime dichiarazioni per vedere quanto tempo è passato dall’ultima volta che ha detto questa parola…

  3. Caro Oneto, che mi combina. Crede davvero che Salvini sia onesto in quello che afferma? Comincio ad avere un vago e dico vago sospetto… Proprio perchè la ritengo una persona intelligente. Auguri però. Mi saluti Fitto, la Gelmini e tutti i meridionali che Salvini sta cercando di accaparrarsi. Mi saluti La Le Pen che gli autonomisti bretoini li attaccherrebbe a testa in giù e soprattutto Casapound che ho visto a Bolzano sfilare contro l’autonomia in difesa della Nazione.

  4. Sarò all’antica ma a io alle parole preferisco i fatti.
    Sono vent’anni che la Lega fa annunci su indipendenza e il ridicolo federalismo (oggi autonomia) ma i fatti non sono mai seguiti, risultati non se ne sono visti…..
    Va bene la collaborazione con Oneto ma già dire che la Lega non ha abbandonato i temi dell’indipendenza della Padania e poi parlare di autonomia (abbiamo visto come è finita con il federalismo) vuol dire iniziare male.
    Il primo punto irrinunciabile deve essere: i padani non sono italiani, la Padania non è Italia.
    Poi tutto il resto, il rispetto della nostra cultura, lingua, storia, territorio, economia, soldi verrà di conseguenza ma fino a quando gli italiani ci considereranno come degli altri italiani, un po’ più seri, lavoratori ed educati continueranno a trattarci come una colonia da sfruttare e ripopolare.

  5. La menata è sempre la stessa ! C’è ancora chi sostiene , alla luce di un finto , inesistente patriottismo, che l’Italia non va spaccata.
    Diversamente come farebbe a campare il sud ?
    La prova provata è che nella condizioni di continua accusa all’ignavia (presunta o reale del sud) se vi fosse un minimo di dignità io, sudista (si fa per dire) accetterei la separazione a costo di essere costretto a mangiare pane e cipolle.
    Invece no ! Francia o Spagna purchè se magna!

  6. Non è nuovo questo tenace feeling tra la Lega e Oneto, il quale non perde occasione per lanciare appelli tra il concitato/indignato e il sarcastico affinché la Lega non perda l’originaria purezza (si fa per dire, ovviamente), non dimentichi la sua ragione fondante, l’indipendenza della Padania, e non si mescoli ai fascioitalioti. Sarebbe tutto molto serio e coerente con le sue idee di sempre, al di là che uno le condivida o meno, se non fosse per un piccolo particolare: Oneto è un uomo intelligente, non può ignorare a quali bassezze sia arrivata la Lega dalla sua fondazione ad oggi, e probabilmente conosce anche quelle dietro le quinte che noi comuni mortali ignoriamo, così come non può non sapere che le sceneggiate federaliste-secessioniste andate in onda nel Ventennio hanno nascosto più o meno bene la natura basica della Lega: quella di un movimento populista di destra, a tratti di estrema destra, con i ben noti risvolti farseschi e grotteschi, il che spiega come mai si sia trovata benissimo con Berlusconi, con il quale appunto è stata la cofondatrice del Ventennio, fintamente liberale e in realtà corporativo e monopolista in economia, fautore di una giustizia a due facce, una per i ladri di polli e una per la mafia dei colletti bianchi, clericale e in combutta con il peggior Vaticano nel negare i diritti civili alle persone, ecc. ecc., (inutile dilungarsi, tanto Oneto sa bene che di tutto si è trattato fuorché di liberalismo), ma soprattutto italianissimo, anzi arcitaliano come diceva Curzio Malaparte. Il federalismo e poi il secessionismo sono stati solo una foglia di fico con cui dare un contentino alle folle di Pontida, quando si andava a trattare di governo e sottogoverno con Forza Italia si parlava altro che di federalismo! Ora forse con Salvini la Lega sta svelando la sua vera e più intima natura. Quindi, perché Oneto continua a fare di questi “appelli”? Evidentemente il populismo di destra gli va più che bene. Si tratta solo di riconvertire al padanismo le pecorelle leghiste smarritesi nell’italianismo.

  7. Sta quindi, Salvini, cercando di buggerare i terroni… cattuare i loro voti per pesare di più nel chiedere indipendenza (o autonomia?) ai romani?

    Furbacchione.

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