Che Luca Zaia sia il candidato della Lega alle prossime elezioni regionali non v’è dubbio alcuno. Tosi è un cavallo perdente nei confronti di Salvini e non potrà dare fastidio più di tanto a Zaia. Ma la domanda è altra: Zaia correrà da solo o si alleerà con i compagni di viaggio di sempre del Centro-destra?
Leggendo le dichiarazioni dell’attuale segretario del Carroccio, qualche militante potrebbe illudersi: «Zaia può vincere da solo. Luca è il miglior governatore d’Italia. la Lega è in grande ascesa e il Veneto può essere la ruota che fa ripartire l’Italia». Matteo Salvini, nel suo peregrinare a Mezzogiorno, è stato intervistato dal quotidiano Il Mattino, e stando a quel che afferma parrebbe aver archiviato l’alleanza che fu fra Bossi e Berlusconi. Anzi, va ben oltre, visto che lascia intendere che vuole riconfermare Luca Zaia governatore del Veneto, ma senza stringere patti con Ncd e Forza Italia.
Quando a Salvini viene chiesto cosa significa, concretamente, che in Veneto Zaia farà corsa da solo alle Regionali, risponde: “In Veneto vogliamo portare avanti senza intoppi quello che abbiamo fatto in questi cinque anni. Senza stare lì a mediare, a trescare, a forzare la mano con gli alleati. I giochini della vecchia politica non devono diventare ostacoli sulla strada di Luca Zaia”.
Probabilmente, Salvini ha fatto i conti senza l’oste, ovvero senza Silvio Berlusconi che, proprio ieri, lo ha convocato ad Arcore, dove si sarebbe tenuta una cena fra il tycoon di Arcore (che dal 14 febbraio vedrà finire la sua pena e quindi tornerà attivamente a fare politica) e il segretario della lega, ormai fortemente italianizzata nel programma politico. Ufficialmente, l’incontro verteva su una rinnovata “alleanza” anti-Renzi in Parlamento fra Lega e Fi, visto che il “Patto del Nazareno” è andato a gambe all’aria.
Torniamo dunque alla domanda iniziale: Zaia (la Lega) correrà in Veneto senza il supporto degli attuali alleati? Personalmente, lo ritengo improbabile, anche se l’eventuale appoggio all’attuale governatore da parte di qualche lista civica e indipendentista gli farebbe guadagnare dei voti. In particolare, lo ritengo improbabile perché Silvio Berlusconi ha sulla Lega (Bossi o non Bossi) un forte ascendente. E, non v’è dubbio, che nel momento della verità mostrerà il conto anche a chi oggi paventa una certa indipendenza dal fondatore di Forza Italia, che la Lega l’ha salvata dal fallimento economico molti anni fa. Senza Berlusconi, per dirla chiara, Salvini manco esisterebbe.
Non a caso Il riavvicinamento della Lega a Forza Italia, per Umberto Bossi “é la strada giusta”. “Ci sono le elezioni regionali – ha commentato in Transatlantico – primum vincere deinde philosofari”. E a chi gli chiede se sia, dunque, ipotizzabile una lista unica Fi-Lega alle regionali, Bossi ha risposto: “Sì, alleati”.