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Savona (Consob): “L’unica moneta legale è quella ufficiale”

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di REDAZIONE

“Se vogliamo mantenere in vita le criptovalute, dobbiamo specificare le regole della convivenza e soprattutto le regole dei loro meccanismi matematici”. È l’invito formulato dal presidente della Consob, Paolo Savona intervenuto al convegno Option of Next segnalando come “oggi ci troviamo nella necessità di tamponare e di risolvere una situazione che è stata permessa anche dall’autorità”.

“La mia è in un certo senso anche un’autocritica, anche se dalla mia prima relazione ho subito detto che la moneta deve essere pubblica, altrimenti siamo davanti a un problema di alterazione del sistema istituzionale monetario e finanziario”. Per Savona, infatti, le criptovalute rischiano di «alterare il funzionamento sia del mercato finanziario sia della democrazia: siamo di fronte ad una forma di falsificazione della moneta sovrana che invece risponde alle esigenze di tutela della democrazia e del risparmio”. Questo perché “Le criptovalute neutralizzano il principio di indipendenza delle banche centrali, che stampando moneta proteggono i cittadini dalle tasse inique”. Ha ricordato Savona “In alcuni sistemi come in Inghilterra i clienti bancari stanno trasformando depositi di sterline o altre valute in criptocurrency: ma a questo punto, il sistema si spacca perché le due monete non posso convivere”.

Il riferimento è al boom che si sta registrando nel Regno Unito nella corsa dei risparmiatori a ritirare i propri depositi dalle loro banche per andarli a investire in criptovalute, attratti dalla crescita rapida delle quotazioni. Un fenomeno che la Banca d’Inghilterra sta provando ad arginare anche mettendo le criptovalute sotto la sua lente d’attenzione monitorandone le prospettive di minaccia per la stabilità finanziaria. Il regno Unito è stato, per esempio, uno dei paesi che ha agito risolutamente contro Binance, la più grande piattaforma di scambio di criptovalute del mondo, di fatto vietandola. L’autorità di vigilanza finanziaria britannica ha stabilito che l’azienda non potrà più svolgere alcuna attività nel paese, producendo anche degli avvisi rivolti ai consumatori per avvertirli di diffidare di tutte quelle pubblicità che garantiscono alti rendimenti sugli investimenti in valuta elettronica. La Financial conduct authority ha specificamente dichiarato che Binance Markets Ltd “non deve, senza il preventivo consenso scritto della Fca, svolgere alcuna attività” nel Regno Unito.

La conclusione di Savona è che l’unica soluzione possibile in questo momento sia quella di “dire che l’unica moneta legale è la moneta ufficiale”, e cioè la moneta “che tutela il risparmiatore e le democrazie, mentre le altre sono monete volontarie”. (ADNKronos)

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