di ROBERTO BELLERI*
“ La magistratura sta indagando sulla Lega”. E’ una frase che qualche mese fa persone di un certo livello interno al partito mi avevano riferito, ma non avevo badato più di tanto a questa affermazione.
Ora che il terremoto è in atto, devo ammettere che questa mia incredulità si è trasformata in una clamorosa realtà. Ben tre procure si stanno interessando alla Lega Nord, quella di Milano per i rapporti economici tra la famiglia Bossi ed il partito, Napoli per i traffici di denaro e riciclaggio, Reggio Calabria per le connessioni con la malavita.
I vertici di partito, in questi giorni, proclamano a squarciagola pulizia interna, ma riflettiamo un poco. Bossi è coinvolto in prima persona ed era il capo assoluto del movimento, è colui che decideva della vita politica dei militanti in modo sempre poco ortodosso, è colui che ha trasferito questo modo di fare a tutti i livelli trasformando il partito in un movimento di carattere stalinista. Se come leader
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