di MARCO COSENTINO
Nemmeno tre settimane fa commentavamo sui contratti capestro sottoscritti con i fornitori di vaccini (vedi qui) e sulle enormi quantità di dosi acquistate prima ancora di sapere se sarebbero servite e senza nemmeno aver chiaro se e come avrebbero funzionato. Anzi, sapendo che funzionavano poco e male.
Ora La Verità denuncia questi contratti e l’incredibile vincolo cui i sottoscrittori pubblici hanno accettato di (farci) sottostare. Ovvio che poi il sistema non può fare altro che affannarsi a strepitare che gli obblighi furono “non sproporzionati né irragionevoli (vedi qui)”.
Narrazione incredibile (alla lettera: che non può essere creduta) ma che regge un po’ come la decisione dell’arbitro che al 95° e malgrado l’evidenza VAR dà punizione contro. Ma è l’arbitro. E dunque non resta che prenderne atto, sapendo tuttavia che la prossima partita non deve e non può finire per dipendere così tanto dalle scelte arbitrali.
In altri termini, ce la dovremo giocare molto meglio di come ci siam giocati la precedente.
Giocarcela molto meglio? E come? Presto sarà impossibile giocare perché sarà esplicitamente vietato.