di SERGIO SALVI
«Libertà è poter scegliere la propria comunità». È un titolo recente di questo giornale: un giornale che ha fatto un tifo così acceso da apparire incandescente per l’indipendenza della Scozia. Purtroppo per tutti noi, gli scozzesi hanno scelto, con un referendum formalmente irreprensibile (e non bizzarramente on-line come accaduto altrove) di appartenere alla comunità inglese, sia pure travestita da britannica. E non a quella propria. Vuol dire che MiglioVerde ha preteso di interpretare in anticipo e senza cognizione di causa, la volontà degli scozzesi e di avere quindi sbagliato a giocare le proprie carte? Crediamo proprio di sí. L’ideologia “libertaria” che orienta troppo spesso il timone del giornale si è rivelata un ostacolo insuperabile per una visione indipendentistica corretta che dovrebbe andare oltre i dati del momento. Il ricatto economico e la tirannia dei luoghi comuni hanno infatti prevalso su un sentimento nazionale, pur vivace e vi
Sarà anche comunista, ma le cose che scrive sono estemamente interessanti. Cose di cui raramente si sente parlare. Cose che dovrebbero servire ad aiutare tutti noi lettori a farci una idea basata su fatti e storia altrimenti ignorati.
A me interessa poco leggere le fandonie su cui si basano le dichiarazioni “ufficiali”, che, stranamente, non vengono mai spiegate.
Le idee dell’estensore non ci piacciono? Liberissimi di pensarla in modo diverso, però dopo aver letto questo articolo abbiamo acquisito nuove cognizioni che potranno farci ragionare in maniera più seria e approndita.
E per questo ringrazio di cuore lo staff di Miglio Verde.
@Bortolo
Alcune delle poche cose interessanti che ha scritto Salvi in questo articolo, le ho lette sia sul vecchio giornale che su questo sito da mesi.
Le accuse mosse da Salvi a Ron Paul, al libertarismo e ad alcuni membri della redazione sono contradditorie, del tutto anacronistiche e prive di fondamento.
Voler difendere l’etno-nazionalismo di un Paese (l’Ucraina) che non è mai esistito è ridicolo, volerlo fare accusando la Russia di Putin è surreale, volerlo fare menzionando Scozia e Catalogna è grottesco (dato che sono Paesi multiculturali e favorevoli all’immigrazione).
La storia è senz’altro utile conoscerla ma su Ucraina e il Donbass non bisogna fermarsi al Novecento, ai Tatari e a Stalin, bisogna andare anche un po’ più indietro di qualche secolo.
Ad ogni modo non è con la storia o con i pregiudizi che si ottiene l’indipendenza, la secessione del Donbass, così come da altre parti, la decidono i viventi residenti sul territorio (siano essi etnicamente del luogo o meno) non i morti.
E’ divertente che un comunista venga a dare lezione ai libertari. E’ come se l’Italia desse lezioni di Fisco alla Svizzera!.